Consumi

Recensione - Test del Micron RealSSD P400e, SSD per il settore enterprise che usa memoria MLC, meno costosa di quella SLC. Quali vantaggi e svantaggi ci sono?

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a cura di Tom's Hardware

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Negli ambienti enterprise gli SSD si trovano raramente a riposo (idle), stato in cui tutti gli SSD assorbono meno di 1 watt.

Il consumo del P400e "a regime" è il migliore del gruppo, il che in qualche modo compensa le prestazioni peggiori.

L'Intel SSD 320 se la cava bene, con prestazioni 9 volte superiori (queue depth=32) ma consumi maggiori solo del 45%.

Il P400e è molto efficiente con le scritture casuali da 4 KB, dove non batte solo l'SSD 320 per prestazioni ma anche per consumi.

Se però si prende in considerazione anche l'SSD 710, un supporto pensato per ambienti enterprise, troviamo prestazioni doppie e consumi più bassi del 70%.

Passando alle operazioni sequenziali il P400e consuma poco di più, ed è il primo della classe per prestazioni. La differenza è di soli 0,06 W però, trascurabile considerando la differenza di prestazioni minima tra questo drive e il P300.

L'Intel SSD 520 è la scelta migliore per quanto riguarda l'efficienza.

Il P400e ha prestazioni vicine a quelle dell'SSD 520 con otto comandi in coda e dati non comprimibili. Limitatamente a queste condizioni il prodotto Micron è più efficiente, perché consuma meno con prestazioni simili.

Aumentare la dimensione dei blocchi non fa una gran differenza sui consumi: con otto comandi in coda le prestazioni con 128 KB e 2 MB hanno pressoché la stessa efficienza.