Prestazioni casuali 4 KB

Recensione - Test del Micron RealSSD P400e, SSD per il settore enterprise che usa memoria MLC, meno costosa di quella SLC. Quali vantaggi e svantaggi ci sono?

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni casuali 4 KB

Nota sulle prove: gli SSD hanno diverse peculiarità, molte delle quali sono del tutto trascurabili in ambienti desktop ma rilevanti in contesti professionali, come per esempio un data center. I test devono riflettere queste differenze, tenendo in considerazione che gli SSD di classe enterprise spesso devono sostenere ore e ore di attività ininterrotta. Abbiamo quindi elaborato due metodi per "ottimizzare" o preparare gli SSD in altrettanti scenari:

1. 4 KB casuali: test database, Web Server e file server. Scritture casuali per tre volte la capacità del drive.

2. 128 KB sequenziali. Scritture sequenziali per tre volte la capacità del drive.

4 KB casuali

Il Micron P400e da 200 GB può reggere ufficialmente 50.000 IOPS da 4K con letture casuali, ma non arriva a tanto. Dopo circa 40.000 operazioni infatti il drive sembra non riuscire più a recuperare, anche se gli lasciamo molto tempo di "riposo".

Nel gruppo di confronto ci sono anche gli Intel SSD 320, 520 e 710. Li abbiamo inseriti perché questo marchio è molto popolare in ambito business, e alcuni modelli da desktop trovano spesso posto in ambienti server, dove si possono sostituire facilmente, in fretta e a basso costo.

L'Intel SSD 520 con controller SandForce e memoria SLC raggiunge le 50.000 IOPS. Meno del P300 (memoria SLC), ma meglio dell'SSD 320 e più vicino alle prestazioni business del SSD 710. Il 520 mantiene prestazioni pressoché equivalenti anche con dati incomprimibili (la linea gotica dei controller SandForce), a dimostrazione che questa variabile non pesa molto sulle letture.

Le specifiche del P400e parlano di fino a 7000 IOPS con scritture casuali 4K, ma i test si fermano a 700-750 IOPS. È un valore molto basso se confrontato ad altri concorrenti, ma abbastanza alto da battere l'Intel SSD 320 da 300 GB. L'SSD 710 va meglio, con 2100 IOPS con code di comando di varie lunghezze, mentre il P300 di Micron (SLC) si dimostra un campione, con 20.000 IOPS.

I controller SandForce di seconda generazione sono i principali responsabili delle prestazioni ottenute da Intel con l'SSD 520, che raggiunge oltre 50.000 IOPS con 64 comandi in coda.

Il tempo di risposta medio del P400e è pari a 46,1 ms, poco più veloce dei 62,3 ms fatti registrare dall'Intel SSD 320. L'SSD 710, il drive "più enterprise" del gruppo, segna invece solo 14,8 ms.

La classifica cambia se si guarda al tempo di risposta massimo. Il P400e fa segnare 1255,6 ms e finisce in fondo: il valore suggerisce che questo drive soffre in presenza di molte richieste I/O.

Anche l'Intel SSD 520 è una sorpresa: il tempo di risposta massimo oscilla tra i 125 e i 155 ms in base al tipo di dati, alla pari con l'Intel SSD 710.