Resistenza alle scritture: MLC, eMLC ed SLC

Recensione - Test del Micron RealSSD P400e, SSD per il settore enterprise che usa memoria MLC, meno costosa di quella SLC. Quali vantaggi e svantaggi ci sono?

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Resistenza alle scritture: MLC, eMLC ed SLC

Il RealSSD P400e invece usa normali NAND MLC, quindi non è fatto per le stesse situazioni per cui è progettato il vecchio Intel X25-E o il più recente SSD 710 della stessa marca, che usano HET-MLC. Il drive Micron si presta ad attività intense, ma non tanto da mettere alla prova la resistenza della memoria NAND.

Il fatto che la memoria usata costi meno ovviamente rende il P400e un SSD più economico rispetto agli altri drive fatti per il settore enterprise, ma questo non è un elemento determinante per i manager preoccupati per la sicurezza dei dati.

Microsoft ha un approccio pragmatico nel descrivere le qualità del P400e: cita carichi di lettura pesanti, recupero dei dati veloce e integrità dei dati tra i punti di forza. Le applicazioni tipiche includono il caching in lettura, l'installazione di applicazioni e sistemi operativi, e ambienti industriali o embedded. L'azienda cita anche la resistenza tra le qualità di questo drive, ed è questo aspetto che ci preme verificare.

IMFT's 25 nm NAND

Memoria NAND a 25 nm di IMFT - Clicca per ingrandire

I carichi più impegnativi spesso si traducono in attività continuative di lettura e scrittura, che spesso finiscono per distruggere gli hard disk per via delle parti in movimento. Con un SSD il problema riguarda più l'usura delle celle, che con il tempo e l'uso perdono la capacità di essere programmate e cancellate. A questo riguardo, le memorie più apprezzate sono le SLC, seguite a ruota dalle HET MLC, sempre più popolari.

Le NAND MLC convenzionali non offrono la stessa resistenza delle altre memorie, ma sono comunque appropriate in molte situazioni. Sono molti infatti i manager che hanno scelto le Intel X25-M o i più recenti SSD 310 per ambienti non critici, dove il rischio è basso. Un SSD più economico in questi contesti sarebbe più che interessante.

Valutare la longevità di un SSD

Le nostre valutazioni nascono dal monitoraggio del media wear indicator (MWI) di ogni unità, una misura che va da 100 a 0, e indica il numero di cicli di programmazione e cancellazione (PEL, program-erase cycle) che restano su un SSD.

Gli utenti di classe enterprise danno molto valore a questo parametro, perché misura la "zona sicura" di un SSD, e permette di capire se il drive sta usando lo spazio di riserva. Una volta che il conteggio arriva a zero in ogni caso il drive non è da buttare immediatamente.

Tasso di resistenza

(Carico sequenziale, QD=1, 2 MB)

Intel SSD 320 Intel SSD 710 MTFDDAK200MAR-1J1AA
Tipo di NAND Intel 25 nm MLC Intel 25 nm eMLC (HET) Micron 25 nm MLC
Capacità grezza NAND 320 GB 320 GB 256 GB
Capacità IDEMA (Accessibile dall'utente) 300 GB 200 GB 200 GB
Over-provisioning 7% 60% 28%
Cicli P/E osservati (IDEMA) 5460 36 600 3782
Cicli P/E osservati (Grezzi) 5119 22 875 2955
Scritture Host per 1% di MWI 16.38 TB 73.20 TB 7.56 TB

Secondo le specifiche di Micron il P400e da 50 GB può sostenere scritture per 87,5 TB, e i modelli più grandi arrivano a 175 TB. È però difficile comparare questi valori con quelli forniti da altri produttori, perché ognuno usa una metodologia diversa. Per i nostri test abbiamo generato valori basati esclusivamente su carichi sequenziali. Non prendiamo quindi in considerazione gli accessi casuali, e si potrebbe dire che è una misura incompleta; ma ci permette di confrontare i prodotti in modo coerente.

La tabella mette in luce i difetti della NAND MLC, in particolare se comparata alla HET MLC dell'Intel SSD 710. E anche se ci si limita alla memoria MLC standard ci sono differenze evidenti, e il prodotto Intel batte quello Micron quanto a longevità specificata: se eliminiamo gli effetti dell'over-provisioning l'Intel SSD 320 da 25 nm può sostenere circa 5000 cicli P/E, mentre il P400e solo 3000 circa. Una differenza che si fa sentire sulla longevità del drive.

Stando ai nostri test il P400e da 200 GB dovrebbe resistere a 756 TB di scritture sequenziali; niente male, ma poco in confronto all'Intel SSD 320 da 300 GB, capace di arrivare a 1,6 TB – e che l'azienda considera un prodotto desktop.

La resistenza ai cicli P/E in ogni caso è proporzionale al numero di celle di memoria, quindi gli SSD più capienti sono anche più resistenti. Noi abbiamo potuto testare solo il P400e da 200 GB, ma il modello da 400 GB dovrebbe avere una resistenza doppia rispetto a quello più piccolo.