Microsoft ha copiato le Live Tile di Windows 8 e Surface?

Un'azienda del Maine si scaglia contro la casa di Redmond e le Live Tile dei nuovi prodotti e sistemi operativi. Il concetto sarebbe già stato brevettato nel 2004 e Microsoft se ne sarebbe infischiata.

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a cura di Manolo De Agostini

L'interfaccia di Windows 8 e Windows Phone 8 è figlia di un furto di proprietà intellettuale. È questa la posizione di un SurfCast, un'azienda che ha sede a Portland, nel Maine. La piccola realtà ha depositato un procedimento contro Microsoft presso la Corte Federale asserendo che il colosso del settore tecnologico ha infranto il brevetto n. 6,724,403.

In gioco ci sono le Live Tile, una caratteristica dei nuovi software Microsoft. Si tratta delle mattonelle che compongono l'interfaccia di tanti prodotti della casa di Redmond e che offrono informazioni in tempo reale riguardo i contenuti di un'applicazione senza che sia necessario aprirla. Ad esempio si possono leggere intestazioni, parti di email, vedere foto prese da più servizi e altro ancora.

La lista dei prodotti citati nel procedimento è abbastanza nutrita: Windows Phone 7, Surface con Windows RT, Windows RT, Windows 8, Windows 8 Pro, e Windows 8 Enterprise. È probabile che all'elenco sarà aggiunto anche Windows Phone 8, non appena i prodotti arriveranno sul mercato.

"Abbiamo sviluppato il concetto di Tile negli anni '90, in anticipo sui tempi. Le Tile Live di Microsoft sono il fulcro dei nuovi sistemi operativi dell'azienda e sono coperte da un nostro brevetto", ha tuonato sul sito dell'azienda, l'amministratore delegato Ovid Santoro. L'azienda afferma inoltre che Microsoft sta contribuendo all'infrazione incoraggiando gli sviluppatori a realizzare applicazioni con le Tile da pubblicare sul Windows Store.

SurfCast chiede alla corte di decretare la violazione indiretta e diretta da parte della casa di Redmond della proprietà intellettuale in questione e vuole che quest'ultima "calcoli e paghi per tutti i danni causati a SurfCast a causa dell'infrazione del brevetto".

La piccola azienda del Maine dice di aver progettato il concetto di Live Tile nell'ottobre del 2000 e di aver depositato il brevetto che le è stato riconosciuto nell'aprile 2004. Secondo l'azienda Microsoft sapeva dell'esistenza della proprietà intellettuale quando, incurante di ripercussioni, ha depositato la "propria versione" del suo brevetto sulle Live Tile, il n. 7,933,632.

"Microsoft era a conoscenza del brevetto '403 almeno dal 21 aprile 2009", si legge nei documenti del procedimento. Allo stesso modo potremmo dire che SurfCast sapeva dell'esistenza delle Live Tile di Microsoft fin dal debutto di Windows Phone 7, avvenuto a fine 2010.

Evidentemente in casa SurfCast hanno atteso il debutto di Windows 8 per cercare di sferrare un attacco diretto e uscirne vittoriosi con un lauto assegno nel taschino firmato da Steve Ballmer. C'è chi però la vede diversamente, come The Verge. I colleghi ritengono che la tempistica sia più figlia dell'uscita del Surface, prodotto dalla stessa Microsoft. Il brevetto in gioco coinvolgerebbe infatti anche l'hardware.

In attesa di un possibile commento da Microsoft, si possono fare alcune considerazioni. SurfCast dice di aver quattro brevetti regolarmente registrati nel 2004, 2006, 2008 e 2011 e ne ha altri in attesa di approvazione. La lista si trova qui. Un po' pochino per un'azienda sconosciuta, senza prodotti alle spalle, tanto che alcuni già parlano di "un patent troll". La sensazione però è che tutto si chiuderà in via extra-giudiziale, con un accordo tra le due parti che farà felici tutti, soprattutto SurfCast. Staremo a vedere.