Microsoft ha rilasciato Windows 11 per sbaglio su alcuni PC

A causa di un bug, i membri del programma Windows Insider hanno potuto fare l'upgrade a Windows 11 su macchine non supportate ufficialmente.

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a cura di Marco Doria

Fin dalla sua uscita, si è discusso tanto dei requisiti hardware di Windows 11, decisamente più stringenti rispetto ai suoi predecessori. Oltre all'introduzione del requisito relativo al modulo TPM 2.0, Microsoft ha anche dato un giro di vite al parco di CPU in grado di supportare il nuovo sistema operativo, tanto che dalla platea di possibili utenti, sono stati esclusi i possessori di PC meno recenti. Infatti, per installare e utilizzare Windows 11, occorre possedere almeno una CPU Intel Coffee Lake (ottava generazione) o Zen 2.

Certo, esistono modi per installare Windows 11 su PC non supportati o senza TPM, ma sono procedure sconsigliate da Microsoft (e anche da noi) che potrebbero precludere l'accesso a importanti update di sicurezza.

Un altro aspetto a cui gli utenti Microsoft sono abituati sono gli aggiornamenti problematici, in particolare ricordiamo gli update che hanno provocato diversi problemi con le CPU AMD. Ed ecco una nuova svista del Colosso di Redmond: in preparazione al lancio del prossimo importante update 22H2, precedentemente noto come Sun Valley 2, Microsoft ha rilasciato la versione finale di questo aggiornamento distribuendolo ai tester delle versioni di anteprima, rendendolo però disponibile anche a PC non ufficialmente supportati.

Centinaia di membri del programma Windows Insider hanno avuto la possibilità di fare l'upgrade da Windows 10 da PC dotati di CPU non supportate, nonostante i severi requisiti imposti dall'azienda (che a molti utenti non sono andati proprio giù).

Microsoft ha confermato l'errore, descrivendolo come un bug già sottoposto a indagini da parte dei team responsabili. In ogni caso, è possibile fare il rollback dell'aggiornamento dalle impostazioni di Windows 11.