Microsoft introduce le pubblicità nel chatbot di Bing

Aumentano gli annunci pubblicitari nel chatbot di Bing, offrendo opportunità e sfide per inserzionisti e utenti.

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Editor

Negli ultimi tempi, la presenza di annunci pubblicitari nel chatbot di Bing, basato su GPT-4, è stata notata da molti utenti. Anche se la maggior parte del pubblico non vede ancora gli annunci, è probabile che diventino più frequenti e diffusi nel corso del tempo, come confermato dallo stesso vicepresidente di Microsoft, Yusuf Mehdi, su un articolo sul blog ufficiale.

Attualmente, gli annunci si presentano come citazioni collegate e ulteriori link nella sezione "Per saperne di più". L'azienda di Redmond potrebbe introdurre un'esperienza in cui, passando il mouse su un link, appaiano altri link dal sito web dell'inserzionista. Del resto, la monetizzazione del chatbot di Bing era piuttosto prevedibile. Bing ha raggiunto oltre 100 milioni di utenti attivi giornalieri dopo il lancio del chatbot, e un terzo di questi utenti è nuovo. Questo rappresenta una nuova opportunità per gli inserzionisti che Microsoft intende sfruttare.

La presenza di pubblicità nel chatbot di Bing potrebbe influenzare significativamente la percezione degli utenti. Alcuni potrebbero considerarli invasivi o fastidiosi, mentre altri potrebbero trovarli utili per trovare informazioni aggiuntive o servizi correlati. In futuro, è possibile che la pubblicità nei chatbot e nelle applicazioni di intelligenza artificiale si espanda ulteriormente. La sfida per Microsoft e altri giganti tecnologici sarà bilanciare la monetizzazione delle piattaforme e il mantenimento di un'esperienza utente soddisfacente.

Per massimizzare l'efficacia degli annunci nei chatbot, le aziende dovranno adottare diverse strategie di marketing, tra cui la personalizzazione del messaggio pubblicitario, l'ottimizzazione per dispositivi mobili e la creazione di contenuti interattivi, ma è importante considerare anche gli aspetti etici legati alla pubblicità nei chatbot e nelle applicazioni AI. Le società dovranno garantire trasparenza e chiarezza nella comunicazione degli annunci, evitare tecniche ingannevoli o manipolative e proteggere la privacy degli utenti nel rispetto delle normative sulla protezione dei dati.