Microsoft: Linux viola oltre 235 nostri brevetti!

L'avvocato di Microsoft, su Fortune, conferma gli "abusi" di Linux e rilancia con la strategia delle partnership in stile Novell

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a cura di Dario D'Elia

Il più grande affondo di Microsoft nei confronti dell'open source è giunto inaspettato sulle pagine di ieri della testata Fortune. L'avvocato Brad Smith, in una lunga intervista, ha dichiarato apertamente che il kernel di Linux viola 42 brevetti Microsoft, e la sua interfaccia - nonché altri elementi della progettazione - altri 65. A questi, si devono sommare quelli Office (45), email (15) e altri 68 di varia natura.

L'aspetto deflagrante della questione è che Microsoft ha deciso di affrontare il problema in stile "Guerra Fredda". Nessun conflitto diretto in tribunale - se non come extrema ratio - ma semplici accordi più o meno sotto-banco. Di fatto l'obiettivo è quello di stipulare dei contratti con le aziende che lavorano con Linux. Un esempio? Qualcuno ricorda il patto con Novell siglato lo scorso novembre? Al momento la strategia è questa, e infatti il confronto si è già aperto con un'altra protagonista del settore: Red Hat.

Secondo Fortune lo stile del conflitto sarebbe dovuto anche alla vitalità dell'Open Invention Network e alla crescita del suo "archivio intellettuale", dovuta soprattutto a Sony, Red Hat, IBM, NEC e Philips. Insomma se Microsoft decidesse di attaccare frontalmente l'open source, le aziende che hanno deciso di combinare il proprio know-how potrebbe rispondere con le stesse armi.

Allo stesso tempo, dato che molti colossi ormai supportano ufficialmente Linux, è evidente che la battaglia legale sarebbe destinata a diventare campale. E poi - detta tutta - già nel 2004 l'Open Source Risk Management, che assicura sui rischi dell'utilizzo del software open source, aveva rilevato che Linux poteva essere in violazione di 283 brevetti - 27 dei quali Microsoft.

L'Open Invention Network, forse, è nata anche per far fronte a questo problema. Un'azienda aderente, infatti, può prendere in licenza liberamente - e per quanto tempo desidera - uno dei brevetti condivisi a patto che prometta di non denunciare realtà del mondo Linux. Il nuovo testo della General Public License (GPL), però, integrerà una nuova norma: saranno bandite le partnership come quella siglata tra Novell e Microsoft.