Microsoft: per chi lavora, Google è un epic fail

Una gaffe di Google ha scatenato le ire del direttore dei servizi online di Microsoft, che definisce Google un fallimento in azienda, ma intanto dimostra di avere paura delle applicazioni cloud di Google per le aziende.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Google è un fallimento in ambito aziendale. A scagliarsi contro Mountain View è stato Tom Rizzo, direttore dei servizi online di Microsoft, che ha approfittato di una gaffe di Google per riaccendere la rivalità fra le due aziende concorrenti.

L'antefatto: durante la conferenza per gli sviluppatori, Google ha tenuto una demo sul nuovo Chromebook (Chrome OS, i ChromeBook sfidano i PC Windows) utilizzando "Tom Rizzo" come nome di login del netbook. Non abbiamo prove concrete che big G avesse proprio intenzione di fare una provocazione, ma sta di fatto che il vero Rizzo non ha brillato per ironia e ha approfittato di una intervista per scagliarsi contro Google. 

Google Docs è riconosciuto come concorrente di Office

In dettaglio, ha spiegato che Google può usare il suo nome fin che vuole per le demo, tanto una sua registrazione in Chromebook "non diventerà mai realtà". Rizzo ha ammesso candidamente che c'è un po' di rivalità scherzosa fra Microsoft e Google, ma ha subito precisato, senza scherzare, che crede fermamente che Office e Office 365 siano di gran lunga migliori di qualsiasi cosa possano offrire i signori di Google.

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Probabilmente l'italo americano aveva già il dente avvelenato per le dichiarazioni fatte qualche settimana fa da Sergey Brin, il cofondatore di Google, che aveva definito Windows una "tortura per gli utenti" e aveva assicurato che il 75% degli utenti aziendali sarebbe passato volentieri e subito da Windows a Chrome OS. Non c'è da stupirsi che Rizzo si sia opposto a questa stima, definendola "molto molto ottimistica da parte di Google". 

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È palese che con la creazione di Gmail, Google Docs e Calendar Google stia cercando di intaccare la leadership di Microsoft Office negli ambienti aziendali, e forse la reazione esagerata di Rizzo è motivata dalla preoccupazione per le mosse del concorrente. A questo punto restiamo in attesa del prossimo round!