Microsoft Photosynth: rivoluzionario!

I ricercatori di Redmond stanno lavorando ad un client software capace di elaborare le immagini digitali per crearne una versione tridimensionale; non manca la funzione di sharing.

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a cura di Dario D'Elia

Gli effetti degli investimenti nella ricerca danno sempre i loro frutti. A volte si dimostrano amari, altre succulenti e profumatissimi. Microsoft Photosynth rientra certamente nella seconda categoria e non può che lasciare basiti per le sue potenzialità. Si tratta di una nuova tecnologia basata su un client software che permette di rielaborare le immagini di un oggetto, un paesaggio o altro in uno spazio tridimensionale. Ad esempio, disponendo di fotografie digitali di una piazza – catturata da diverse angolazioni – sarà possibile crearne una versione 3D con tanto di effetti zoom e navigazione attivati.

Oltre a questo, gli sviluppatori hanno già pensato alle implicazioni collaborative. Gli utenti, infatti, potranno cercare fotografie analoghe, magari dello stesso soggetto, e sfruttarle per creare il proprio collage da condividere in seguito con amici o altri utenti. Cosa che avviene al momento con la demo che mette in gioco Flickr.

Si parte, quindi, con una collezione di foto di uno stesso soggetto, magari realizzata in condizioni atmosferiche differenti, con risoluzioni diverse e via così. Ogni foto verrà rielaborata grazie ad un algoritmo di analisi che individua centinaia di punti grafici, estrapolati da finestre, cornicioni, marciapiedi o altro. Le immagini che condividono questi stessi punti vengono messe in correlazione online. Dopo di che il software procede con la "raccolta" dei punti e la creazione di un'immagine 3D. In fondo, si tratta di un'illusione ottica che sfrutta il rapporto fisso fra i punti spaziali di uno stesso oggetto e il senso di prospettiva. Ricordate il risultato delle "proiezioni ortogonali" nel disegno tecnico?

Inoltre, l'algoritmo è in grado poi di creare dei punti di vista virtuali che permettono di "navigare" all'interno dell'immagine rendendo disponibile una vera e propria interfaccia immersiva. Un po' come avviene nei videogiochi strategici 3D, quindi è sufficiente un mouse e qualche click.