Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni

Le reti Wi-Fi non funzionano sempre bene. Scopriamo problemi e risoluzioni.

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a cura di William Van Winkle

Per favore spegnete i dispositivi Wi-Fi

"Per favore spegnete tutti i vostri dispositivi Wi-Fi". Lo ha chiesto Steve Jobs durante la presentazione dell'iPhone 4, nel giugno del 2010. "Se volete vedere le demo, spegnete i laptop e i router portatili e lasciateli sul pavimento".

C'erano circa 5.000 persone ad assistere, e tra il pubblico erano attive almeno 500 fonti Wi-Fi. O erano PC usati come router 3G, oppure dei veri e propri router 3G, alimentati a batteria, come il famoso MiFi. Più gli innumerevoli client, naturalmente.

Una situazione che non stentiamo a definire "Apocalisse senza fili", e nemmeno una squadra speciali d'ingegneri di Google, Apple e Microsoft messi insieme potrebbe risolvere la situazione.

Un esempio che, per fortuna, non si ripete nella nostra vita quotidiana. Esiste almeno una tecnologia che può migliorare sensibilmente la funzionalità di una rete Wi-Fi: si chiama beamforming, ed è il nostro punto di partenza per questa analisi.

Abbiamo deciso di esplorare questo argomento qualche mese fa, quando abbiamo collegato un netbook a un access point 802.11n tramite una chiave USB a doppia frequenza (2,4 e 5 GHz), ottenendo prestazioni orribili. Non riuscivamo nemmeno a vedere decentemente dei video di YouTube, ma sul primo momento pensammo che il problema fossero le prestazioni del netbook. Poi, per caso, abbiamo sostituito il bridge wireless con una chiavetta Ruckus, scoprendo un immediato miglioramento delle prestazioni; sembrava di essere collegati con un cavo.

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Che cosa stava succedendo? Non eravamo certo in una sala conferenza affollata di persone e di dispositivi Wi-Fi, e stavamo usando prodotti Cisco/Linksys tra i migliori sul mercato. Il passaggio a un prodotto Ruckus non era sufficiente a spiegare che cosa era accaduto. C'era evidentemente molto su cui indagare, persino aspetti apparentemente ininfluenti, come quelli che aveva notato il caporedattore nella nostra redazione  statunitense, Chris Angelini – che aveva scoperto come sulle prestazioni pesi sia la distanza dall'access point sia la forma stessa di quest'ultimo.