Risultati benchmark: distanza media, uno contro sessanta

La seconda parte della nostra guida per migliorare le prestazioni delle reti wireless.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati benchmark: distanza media, uno contro sessanta

Passiamo alle cose divertenti ora. Con i prossimi test potremo capire finalmente se dispositivi vicini tra loro possono disturbarsi, e quanto. Confrontiamo i valori della pagina precedente, tra 102 e 136 Mb/s, con questi: HP, Cisco e Aruba reggono abbastanza bene e cedono tra i 30 e i 40 Mb/s. Meraki ed Apple invece vengono semplicemente schiacciati dalle interferenze.

Le prestazioni in uplink, con 61 dispositivi a creare interferenze, confermano quando visto con il downlink, ma peggiorano un poco la situazione. Apple riesce comunque a completare il test, mentre Meraki alza bandiera bianca.

In queste circostanze l'adattabilità di Ruckus mostra tutti i suoi vantaggi. Il beamforming, lo spatial multiplexing, la polarizzazione e tutte le altre tecniche sostengono le prestazioni in downlink. La possibilità di ignorare le interferenze con antenne direzionali (ne abbiamo parlato nel primo articolo) offre vantaggi evidenti.

Anche in questo caso cercare di capire esattamente perché un access point fallisce il test sarebbe un puro esercizio speculativo. Potremmo puntare il dito sul fatto che i prodotti di Apple e Meroki sono i più economici del gruppo, e magari ci si potrebbe attaccare al detto secondo cui "chi più spende meno spende"; dopotutto, per quanto dica la pubblicità, non potete comprare una berlina di lusso al costo di un'utilitaria.

Questo test inoltre ci aiuta per cominciare a tracciare un profilo dell'AP Cisco. Come il prodotto Ruckus infatti anche questo soffre nelle brevi distanze, ma mano a mano che ci si allontana le cose migliorano, anche nella nostra tempesta d'interferenze. Cisco ha chiaramente lavorato sulla qualità della ricezione, e per questo si piazza seconda in questo test.