SSD NVMe economici | I migliori di febbraio 2021
Se stiamo assemblando un nuovo PC o facendo un upgrade alla nostra macchina, il reparto memorie svolge un ruolo fondamentale per garantire una grande velocità del sistema ed evitare colli di bottiglia. Per costruire quindi un sistema ottimale la scelta di un SSD (disco solido) è da preferire per far girare i programmi e il sistema operativo, mentre l’ormai superata tecnologia HDD (disco rigido), può svolgere benissimo il ruolo di disco di storage.
Scegliere un SSD però non è così semplice perchè esistono una serie sconfinata di sigle legate ai vari dischi disponibili sul mercato: SATA, PCIe, NVMe ecc. In questo articolo vediamo quindi come scegliere il miglior SSD NVMe, non solo per prezzo ma anche per prestazioni, e che si adatta perfettamente all’esigenza di ogni utente.
Nota del redattore: abbiamo aggiornato l’articolo al 13/02/2021 con una nuova aggiunta! Buona lettura e buono shopping!
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Come scegliere un SSD NVMe
Dopo aver dato uno sguardo ai migliori prodotti presenti sul mercato è bene affrontare alcuni concetti che aiutano a costruire la scelta di un SSD veloce e adatto alle vostre esigenze. Dunque, affrontiamo diversi argomenti, come “quale connettore SATA scegliere?” ma anche “che cosa significa NVMe e perché scegliere questa tipologia di SSD”. Per spiegarvi efficacemente i punti salienti per giungere alla conclusione dei precedenti quesiti, vi riportiamo di seguito quelle che sono le caratteristiche da ricercare in un SSD NVMe, ovvero interfaccia M.2, prestazioni e capacità di archiviazione.
Interfaccia, tipologie e prestazioni dei connettori
Innanzitutto, l’interfaccia indica il metodo utilizzato da un SSD per comunicare con il resto del sistema. Migliore è la connessione tra SSD e sistema migliore sarà la velocità complessiva del PC, nel trasporto di file o nella gestione dei programmi. Per collegare quindi l’SSD al sistema si utilizza quindi il connettore SATA o PCI. Il primo però è il più diffuso ed esistono diverse tipologie che andiamo ad approfondire di seguito.
I connettori SATA 3 sono i migliori in commercio, i più aggiornati e veloci, forniti anche di retro-compatibilità per funzionare su PC che supportano fino al SATA 2. Una funzionalità che però dimezza la velocità dei SATA 3 che si attesta sui 6 Gbit/s teorici. Attualmente, quasi tutti i computer in commercio supportano gli SSD SATA 3 ed è proprio per questo motivo che conviene puntare su questo tipo di connettore. Su alcuni ultrabook e mini-PC il corrispondente del SATA 3 o 2 è il mini-SATA o mSATA compatibile anche con i velocissimi SATA Express.
Tuttavia, se cercate un prodotto che velocizzi esponenzialmente la velocità del vostro sistema, potete puntare sulla tecnologia SATA Express, che fonde la tecnologia SATA con quella dell’interfaccia PCI, che consente di ottenere una velocità variabile dai 10 Gbit/s ai 16 Gbit/s. E se questa ancora non vi dovesse bastare sono arrivati anche i nuovi connettori M.2 (utilizzati maggiormente sugli ultrabook), che funzionano sia sugli SSD SATA Express, portandoli ad una velocità di 16 Gbit/s, che su quelli PCI-Express, arrivando ad una velocità di ben 32 Gbit/s. Il tutto in via teorica, poiché bisogna possedere componenti capaci di supportare tale velocità.
Infine, arriviamo finalmente agli SSD che supportano il protocollo NVMe (Non-Volatile Memory express), molto più utilizzato rispetto all’altro disponibile AHCI. Quasi tutti gli SSD PCIe sono anche NVMe, e questa tecnologia aumenta le prestazioni del disco e diminuisce le latenze per rispondere alle moderne tecnologie di connessione diffuse in tutti i PC.
Prestazioni
Le prestazioni di un SSD si basano su due precise caratteristiche: la velocità sequenziale, espressa in MB/s (Megabyte per secondo) o GB/s (Gigabyte per secondo) che corrisponde appunto alla velocità con cui vengono scritti e letti i file sul disco in modo sequenziale e le operazioni di input e output per secondo (IOPS), che indica invece la velocità di scrittura e lettura dei file su disco in maniera casuale e quante operazioni al secondo è in grado di reggere il disco.
Nella scelta però è utile tenere conto anche della durata massima del disco solido, espressa in milioni di ore e della garanzia offerta dal produttore. Solitamente questa si attesta tra un minimo di 3 e un massimo di 5 anni ma, con gli SSD di fascia alta può raggiungere anche i 10 anni.
Capacità di archiviazione
Non esiste un “taglio” di memoria preciso se cercate il migliore SSD NVMe, esistono però dei consigli che vi possono aiutare a capire su quale orientarvi. Dalla capacità di archiviazione dipende infatti non solo la memoria ma anche il costo di ogni SSD, per risparmiare qualcosa potreste quindi puntare su un SSD da 120 GB, soprattutto se puntate ad utilizzarlo come disco da lavoro mentre un secondo HDD lavora per immagazzinare i dati e/o videogiochi. Una buona configurazione potrebbe essere infatti un PC con il sistema operativo e i programmi installati sull’SSD da 120 GB mentre foto, video e altri file vengono immagazzinati sull’HDD da 1 TB. A seconda delle vostre esigenze potete poi salire di “misura”: se avete molti programmi potete arrivare ad un SSD da 256 GB o andare anche oltre, specie se state configurando un PC da gaming.