Migrazione livello RAID: possibilità e limitazioni

Molti sistemi SATA vi permettono di aggiornare al RAID. Abbiamo usato hard disk con chipset Intel e Nvidia per vedere in che modo lavora la migrazione a livello RAID. Il nostro obiettivo: rendere l’archiviazione più sicura.

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a cura di Patrick Schmid

Nuove possibilità grazie a tecnologie fresche

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Nei mesi passati ci siamo concentrati molto sulle prestazioni degli hard disk e sulla sicurezza dei dati, poichè pensiamo che l'archiviazione sia un argomento ancora poco trattato da molte pubblicazioni, sia cartacee che online. Gli hard disk classici continuano ad essere il più lento dei componenti di un PC. Parallelamente, alcuni fattori intrinseci ne compromettono l'affidabilità a lungo termine. Combinare prestazioni e robustezza sembra essere un fattore chiave.

Quando comprate un computer ad alte prestazioni, potreste trovare interessante un singolo hard drive molto veloce, oppure un sistema RAID da due o più dischi. Un Raptor di Western Digital da 10000 rpm offre le migliori prestazioni possibili, ma è molto costoso. Perché non scegliere invece due dischi da 400 GB a 7200 rpm? Montarli in configurazione RAID 0 migliora molto la velocità di trasferimento, e ne fa un'opzione molto interessante per utenti di alto profilo con elevati bisogni dal punto di vista dell'archiviazione.

Quanto alla sicurezza, però, il RAID 0 è una scelta discutibile. Aumentare il numero di dischi aumenta anche la possibilità di perdere dati, visto che tutto il sistema diventa inutile se si danneggia anche un solo disco. Quindi è da evitare se dovete archiviare dati importanti. Certo, è possibile recuperare un sistema RAID danneggiato, ma non senza una grossa spesa.

Meglio scegliere un RAID 1, o addirittura un RAID 5? E se la capacità ancora non basta, ma manca il tempo di installare nuovamente il sistema? In passato scegliere tra un sistema a disco singolo e un sistema RAID era un obbligo, e anche una scelta definitiva. I controller RAID di HighPoint, Promise o Silicon Image – così come alcune soluzioni integrate di Intel, Nvidia, SiS o VIA -  non permettevano di apportare modifiche sostanziali ad un sistema RAID.

Oggi, invece, i controller integrati nei chipset di Intel e Nvidia sono capaci di gestire diverse modalità RAID, e anche di apportare alcune modifiche mentre il sistema è in funzione. È anche più facile, oggi, fare il mirror di un sistema a disco singolo su un RAID 1, usando un secondo drive. Oggi gli utenti hanno gli strumenti per cambiare la loro configurazione, e di seguito vi mostreremo come fare.