Nvidia nForce 680i SLI MCP

Molti sistemi SATA vi permettono di aggiornare al RAID. Abbiamo usato hard disk con chipset Intel e Nvidia per vedere in che modo lavora la migrazione a livello RAID. Il nostro obiettivo: rendere l’archiviazione più sicura.

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a cura di Tom's Hardware

Nvidia nForce 680i SLI MCP

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Il software di Nvidia va dritto al punto.

Il chipset Nvidia nForce 680i SLI per processori Intel è, al momento, la migliore piattaforma per processori Core 2, Core 2 Quad e Core 2 Extreme. Integra due slot PCI Express, la cui banda massima arriva a x16, per dare il massimo delle prestazioni grafiche. Supporta anche un FSB1333 (le CPU compatibili stanno arrivando sul mercato in questo periodo) e offre più funzionalità di qualsiasi concorrente sul mercato. Il P965 di Intel resta la scelta migliore per usi professionali, anche vista la sua maggiore affidabilità, oltre ad avere prestazioni USB 2.0 più bilanciate e migliori prestazioni RAID.

Con la nForce 680i SLI non siamo riusciti a passare da un singolo hard drive ad una semplice modalità RAID. I chipset Nvidia, di solito, hanno bisogno che il supporto RAID sia attivato da BIOS, e che sia attivato per ogni porta necessaria. In altre parole, questo processo attiva la modalità AHCI per ogni porta.

Nvidia propone diverse opzioni di migrazione. Al contrario di Intel, con Nvidia è possibile anche trasferire un sistema RAID 5 in diverse configurazioni alternative. Tuttavia non siamo riusciti a passare al RAID da una configurazione a disco singolo.

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Una volta scelta l’opzione “migrate array” dovrete scegliere su quale sistema lavorare.

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Successivamente, selezioniamo la modalità RAID. Nvidia ha fissato la nomenclatura: si seleziona dal menù a tendina con l’ausilio di qualche piccola informazione testuale.

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L’utente può selezionare quali dischi si vogliono inserire nel sistema RAID finale.