Mission Control, il belvedere del nostro computer

Recensione - Tutte le novità del nuovo Mac OS X Lion, l'anello di giunzione tra Mac e iOS.

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a cura di Roberto Buonanno

Mission Control

L'apologeta di Apple di solito impressiona gli utenti Windows con salti da un app all'altra e zoom continui tra Exposé e Spaces, accompagnati da gesti frenetici delle dita sul touchpad.

Se Exposé lasciava a bocca aperta, Mission Control fa addirittura i fuochi d'artificio. Apple ha infatti raccolto in una schermata sola tutte le applicazioni aperte, tutti i desktop virtuali e perfino i widget.

Sono proprio le scrivanie virtuali, precedentemente chiamate Spaces, a guadagnarci di più. Infatti da una sola schermata si possono aggiungere e rimuovere desktop virtuali e spostare le finestre delle applicazioni da uno all'altro con estrema facilità.

Mission Control - Clicca per ingrandire

Chiuso Mission Control, si possono scorrere i vari desktop scorrendo lateralmente con quattro dita o, forse in maniera più semplice, con CTRL + frecce cursore. I widget non sono più un'entità a parte, perché per loro è stato creato un desktop virtuale apposito. La classica dashboard si può ripristinare dalle Impostazioni di Mission Control.

Andremo nel dettaglio dei gesti più avanti, ma non si può non notare che Mission Control usa un gesto diverso da Exposé: il secondo infatti si richiamava scorrendo tre dita verso il basso, mentre Mission Control richiede tre o quattro dita verso l'alto. All'inizio ci si può confondere, e per qualche ragione non ci voci da modificare nelle impostazioni di Lion, come invece accadeva con Snow Leopard.

Giudizio: ottimo, tutto più facile e le scrivanie virtuali diventano veramente fruibili.