Ergonomia

Recensione - Test del Samsung S27B970D, il modello che segna il ritorno di Samsung tra i pannelli IPS orientati alla grafica. Un ritorno benvenuto, considerato il risultato.

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a cura di Tom's Hardware

Ergonomia

Il design è certamente molto curato. Il profilo sottile, la base in alluminio spazzolato, la colonna portante che include i comandi di menù: si capisce subito che l'aspetto estetico è stato uno dei punti centrali nello sviluppo di questo prodotto. Con buon successo, a nostro parere.

Il retro dell'unità è estremamente pulito, dato che tutti i connettori sono raggruppati sulla base e si sviluppano in orizzontale, risultando molto comodi da raggiungere. La colonna di supporto, oltre ad essere esteticamente gradevole, consente la regolazione in altezza e questo è un fattore chiave per l'ergonomia, purtroppo solitamente trascurato dai modelli economici.

Ben posizionate sulla destra della base e facilmente raggiungibili anche le due porte USB che il monitor mette a disposizione per la connessione veloce di dispositivi esterni; purtroppo, le porte sono USB 2.0, mentre abbiamo già visto su altri modelli Samsung un HUB USB 3.0.

La finitura del display è lucida, anzi lucidissima. Il vantaggio è che genera immagini cristalline, ma i riflessi sono un serio problema e l'illuminazione dell'ambiente di lavoro deve quindi essere ottimale per non soffrirne - meglio guardare altrove se si ha una finestra alle spalle.

Altro aspetto negativo, che questo modello ha in comune con quelli di categoria inferiore, è il menù a sfioramento integrato nella parte frontale della colonna di supporto. Bellissimo con la sua retroilluminazione bianca, e l'area attiva (quella dei pulsanti) è anche piuttosto sensibile, ma la precisione e la sicurezza garantita dai "vecchi" pulsanti sulla cornice è tutt'altra cosa.

Qui abbiamo i due pulsanti sulla sinistra che consentono di accedere al menù e di confermare la selezione, e due pulsanti a destra che consentono di scorrere le voci e, quando il menù non è attivo, di regolare volume (se l'ingresso è PD o HDMI), la luminosità e il contrasto (se l'ingresso è DVI) oppure la modalità colore. Quest'ultima impostazione prevede 5 scelte: Standard, con possibilità di regolare il colore manualmente sui tre assi RGB, Luminosità elevata, Cinema, sRGB - che emula con la massima precisione possibile questo spazio colore; l'ultima scelta, Calibrato, è dedicata alla calibrazione hardware.

Il menù vero e proprio è ben organizzato in 5 aree principali, dalla grafica chiara e certamente intuitivo da utilizzare, come Samsung ci ha ormai abituato. È anche piuttosto completo, e aggiunge alle voci classiche dei modelli consumer una gamma completa di temperature colore (tra 4000 e 10000K con incrementi di 500K) e di valori di gamma (da 1.6 a 2.7 con incrementi di 0.1) tra cui scegliere.   

Da segnalare anche la possibilità di disattivare il contrasto dinamico, di regolare il tempo di risposta su tre valori (Normale, Più rapido e Il più rapido) e il punto di nero HDMI, utile per migliorare il contrasto abbassando il punto di nero in presenza di sorgenti non eccellenti.