Naura ordina agli ingegneri USA di sospendere il loro lavoro

Le nuove regolamentazioni USA impongono determinati limiti alle aziende e alle persone americane in Cina.

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a cura di Antonello Buzzi

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Il South China Morning Post ha riportato che Naura Microelecronics Technology Co., il più grosso produttore cinese di attrezzature per la creazione di semiconduttori, ha chiesto questa settimana ai suoi ingegneri statunitensi, per essere conforme alle recenti restrizioni imposte dal governo degli Stati Uniti inerenti al settore ad alta tecnologia, di terminare i loro lavori di ricerca e sviluppo.

Solitamente, le persone straniere che possiedono competenze chiave per un'azienda cinese ricoprono ruoli dirigenziali o ingegneristici, così da contribuire alla crescita della società. Molti individui sono americani e questo potrebbe portare a problemi importanti in diverse aziende, le quali potrebbero avere difficoltà a trovare rimpiazzi adeguati.

In passato, le società cinesi hanno assunto diverse persone competenti da aziende americane, sudcoreani e taiwanesi, soprattutto attraverso numerosi fondi di investimento controllati dal governo, e questo ha aiutato ad aumentare la competitività e l'espansione di colossi come Biren Technologies, SMIC, YMTC e Beijing Naura Microelectronics Technology Co.

Le nuove norme americane limitano "la possibilità per le persone statunitensi di sostenere lo sviluppo o la produzione di circuiti integrati presso alcuni impianti di produzione di semiconduttori situati nella RPC senza una licenza". Sebbene Naura Microelectronics non produca direttamente chip, realizza apparecchiature per la loro creazione e di conseguenza viene considerata come società che offre "supporto alla produzione", rientrando appieno tra le aziende colpite dalle nuove regolamentazioni.

Qualche giorno fa, vi avevamo riportato anche che tre importanti società americane, ovvero Applied MaterialsKLA e Lam Research, avevano cessato di fornire al gigante cinese Yangtze Memory Technologies Co., meglio conosciuto come YMTC, le attrezzature necessarie alla produzione di memorie 3D NAND a 128 o più strati, a causa delle nuove norme sulle esportazioni che impongono l’ottenimento di una licenza apposita dal Bureau of Industry and Security (BIS) del Dipartimento del Commercio. Vista la situazione attuale, non sappiamo se la società sarà in grado di riuscire a soddisfare sul lungo periodo le richieste dei suoi numerosi clienti, tra i quali è presente anche Apple. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere il nostro precedente articolo dedicato.