L’uso come videocamera di sorveglianza

Una videocamera indipendente, facile da installare, che vede al buio, si gestisce tramite una app, con microfono e altoparlante integrato. Pensata per videosorveglianza, ma anche come baby monitor.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Versatile nel posizionamento

La prima cosa che viene in mente quando si mettono le mani su un prodotto come questo è quella di predisporre un bel sistema di videosorveglianza in casa. La Arlo Q si presta molto bene a questo compito: la camera è piccola e si può piazzare praticamente ovunque a patto di riuscire poi ad alimentarla tramite il suo cavo USB lungo poco meno di 3 metri.

Nel caso le prese fossero più lontane, ho provato a usare una prolunga USB di ulteriori 2 metri e la camera ha continuato a funzionare senza problemi.

arlo q muro

La staffa inclusa nella confezione permette di appendere la camera al muro, ma bisogna usare un trapano o dell'adesivo resistente.

Il gambo sul quale è montata la camera ha la possibilità di esser collegato a una basetta da tavolo oppure a una staffa da muro, a seconda di dove ci torni più comodo piazzarla. La staffa da muro, ovviamente, prevede che si usino dei tasselli e delle viti, oppure degli adesivi forti.

La qualità del video

Arlo Q è pensata per gestire solo flussi video, quindi le foto che eventualmente possiamo ottenere avranno la stessa risoluzione Full HD di quanto vediamo a schermo in "diretta".

La qualità delle immagini è buona, ma non va confrontata con quella di videocamere o webcam che hanno come scopo quello di rendere piacevole guardare un filmato. I video girati dalla Arlo Q soffrono infatti di un contrasto esagerato, pensato per rendere più visibili i piccoli dettagli e i minimi movimenti. Del resto, è questo che ci interessa notare nelle riprese di una zona sottoposta a sorveglianza.

Luce

Le riprese diurne sono dettagliate e supercontrastate. All'interno dell'area inquadrata si possono specificare le zone nelle quali un movimento deve far scattare l'allarme.

La resa dei colori è piuttosto fedele, con una certa "esuberanza" sempre causata dalle impostazioni pensate per esaltare i dettagli, mentre la fluidità del flusso video è buona e i tempi di esposizione restano sempre bassi, limitando il mosso a casi rarissimi.

Questa caratteristica è importante per cogliere visi e altri dettagli di eventuali bersagli che attraversino velocemente il campo inquadrato (la cui ampiezza è fissata dall'obiettivo incorporato a 130° orizzontali).

La sensibilità della camera resta molto alta anche al buio, grazie alla potente corona di LED infrarossi che si accende quando la luminosità dell'ambiente diventa bassa.

In questo caso, le immagini verranno registrate in bianco e nero, con una ottima definizione fino a circa 8 metri, limite oltre il quale l'illuminazione infrarossa inizia a diventare troppo fioca per essere efficace.

Online abbiamo notato che alcuni utenti (nonché qualche "esperto" del settore) lamentava una scarsa sensibilità al buio, mostrando delle immagini di sé in primo piano.

Buio
Al buio il dettaglio resta molto elevato ed è sempre divertente notare come alcuni oggetti siano molto più luminosi nell'infrarosso.

Quello che viene presentato come un difetto, è in realtà un pregio della camera che regola l'esposizione automaticamente per evitare che grandi aree vengano sovraesposte e quindi siano inutili.

In pratica, se c'è qualcosa di molto vicino alla camera, che viene quindi illuminato intensamente dai LED, i tempi di esposizione si accorciano per evitare di bruciare le immagini e quindi le zone meno illuminate restano più buie. Rimuovendo "l'ostacolo" anche le zone più lontane tornano perfettamente discernibili.

Il Cloud di Netgear

Quando scatta un allarme, Arlo Q registra 15 secondi di filmato e li spedisce nella "libreria" cloud di Netgear, in modo che sia direttamente consultabile tramite App o interfaccia Web. Purtroppo, questi clip video vengono conservati per soli 7 giorni e non si può variare la loro lunghezza.

Pagando un abbonamento a parte, si può avere la registrazione continua dei dati su cloud (non solo di clip, ma proprio il flusso ininterrotto) e la conservazione per periodi più lunghi dei video registrati.