Il processore Samsung S3C2410

Il nuovo palmare Ipaq H1940 propone un processore Samsung, a differenza della maggior parte dei palmari in circolazione che usano invece gli Xscale di Intel. Noi di THG lo abbiamo messo sotto torchio usando la consueta serie di test, per vedere se questa novità saprà tener testa alla concorrenza.

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a cura di Tom's Hardware

Il processore Samsung S3C2410

Come per la fortunata serie Xscale di Intel, anche il Samsung S3C2410 è molto più che un semplice microprocessore. Lo schema sottostante mostra come Samsung abbia messo molto più che il semplice core della CPU nei 196 mm² a disposizione.

Nell'S3C2410 è presente un core RISC a 16/32 bit e diverse unità destinate ad altre funzioni.

Nell'S3C2410 è presente un core RISC a 16/32 bit e diverse unità destinate ad altre funzioni.

Il core (ARM920T) è stato sviluppato dalla Advanced RISC Machines Ltd. The core of the processor (ARM920T) was, as implied by the labeling, designed by Advanced RISC Machines Ltd. Nonostante quanto indicato nello schema, l'S3C2410 presente nell'Ipaq H1940 lavora a 266 MHz. Si tratta della sua velocità massima visto che è presente una tecnologia derivata dalla telefonia mobile che dispone di alcuni meccanismi per il risparmio energetico: alcuni controlli software si occupano di gestire il clock della cpu, la velocità dei bus di sistema e delle periferiche e di altre funzioni, in caso di necessità di energia.

L'S3C2410 è capace di quattro modalità operative: normale, idle, slow e spento. Nella modalità "normale", tutte le funzioni di blocco del chip sono operative. Nella modalità "slow" il clock della CPU viene ridotto, per essere praticamente azzerato in "idle". Secondo il produttore, la quantità di energia usata dal chip normalmente si attesta attorno ai 300 milliwatt. Quando in "slow", scende addirittura a 30 mW. La velocità massima in questo caso è di 12 MHz.

Diversamente da quanto è stato fatto da Intel per la sua tecnologia Xscale, gli ingegneri Samsung hanno integrato anche un'interfaccia SD/SDIO e USB nel processore, in modo da risparmiare sui componenti aggiuntivi e di conseguenza sui costi di produzione.

Oltretutto, il processore Samsung è il primo chip destinato ad apparecchiature portatili con un'interfaccia per memorie flash di tipo NAND (non solo più veloci delle NOR, ma anche più economiche).