Gli scenari di test e i benchmark

Se credete ai produttori di notebook e schede grafiche, tutti i portatili disponibili sul mercato permettono di utilizzare senza problemi i videogiochi. Abbiamo testato quattro modelli per dimostrarvi che non è sempre così.

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a cura di Tom's Hardware

Gli scenari di test e i benchmark

Per questi test abbiamo fatto alcuni cambiamenti alla nostra suite di benchmark. MobileMark 2005, 3D Mark 2005 e PCMark 2005 ci forniscono le basi per misurare le prestazioni del sistema per l’uso continuativo, abbiamo quindi deciso di limitare il rilevamento della durata della batteria ottenuto con MobileMark 2005 a due soli test - Office Productivity e DVD Playback.

Per capire quanto i videogiochi incidano sui consumi della batteria, abbiamo creato un loop infinito di quattro demo inclusi in 3DMark 2005 a risoluzione nativa. Sostanzialmente abbiamo eseguito i quattro giochi fino al momento in cui le batterie si sono esaurite. Questa è stata una buona prova per osservare come diversi produttori abbiano incluso opzioni per salvaguardare i consumi energetici nel caso ci si appoggi alla batteria, facendo sì che i driver grafici impostino i clock di memoria e GPU a valori minori.

Questo potrebbe effettivamente offire più autonomia al notebook, ma le prestazioni grafiche vedono un drastico calo. Su questi sistemi non sarà possibile giocare fluidamente ogni qualvolta verrà utilizzato il profilo energetico "Max battery", o il suo equivalente a seconda del produttore.

Acer imposta la GPU e la frequenza della memoria ai valori minimi raggiungibili quando si lavora unicamente con alimentazione proveniente dalla batteria.

Alienware mantiene le impostazioni 3D elevate persino quando l'unità lavora con la batteria.

Chi vorrà mantenere un frame rate elevato con il notebook alimentato dalla batteria dovrà intervenire sugli schemi di amministrazione dell’energia. Ovvero, intervenire nell’utility ATI PowerPlay o Nvidia Powermizer.

Il nostro “secondo set ” di benchmark è stato affidato a quattro giochi: Tomb Raider Legend, Elder Scrolls 4 Oblivion, Spellforce 2 e Need for Speed: Most Wanted.

Questi giochi impongono un carico molto differente al sottosistema grafico e al sistema sul quale vengono avviati. Il più affascinante e con più effetti shader è Oblivion. Nel renderizzare i livelli all’aperto, persino con schede grafiche desktop potenti (ATI X1900XTX e Nvidia 7800 GTX) si “affonda nel fango”.

Le impostazioni massime per erba, alberi e ombre impongono cali nelle prestazioni 3D. Il gioco di corse Need for Speed richiede non solo un processore grafico veloce ma anche brevi intervalli di refresh pixel. In alcune circostanze, lo scenario in background diventa confuso e il gioco ingiocabile.