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a cura di Dario D'Elia

Sony BMG Music Entertainment sta testando una nuova soluzione anti-copia che impedirebbe, a detta degli operatori, la realizzazione di copie di CD-R masterizzati. In pratica sarà possibile effettuare solo un ristretto numero di copie dei CD legalmente acquistati, e nessuna ulteriore masterizzazione dei CD-R.

Da marzo sono già stati commercializzati almeno 10 titoli – quantificabili in circa 1 milione di CD venduti – dotati della cosiddetta tecnologia di "sterile burning". Sviluppata dagli specialisti anglosassoni della First4Internet, a breve potrebbe diventare uno standard per tutti i prodotti Sony BMG. Inoltre, pare che gli stessi partner della Major abbiano già mostrato interesse per una sua eventuale adozione.

"La pirateria casalinga è un grande problema per noi, – ha spiegato Thomasa Hesse, presidente del comparto digital business di Sony BMG – il 60% dei casi di elusione del copyright provengono dal ripping e dalla masterizzazione di CD-R; rendere sicure queste operazioni per noi è fondamentale".

Attualmente i sistemi di protezione più utilizzati, come tutti i tipi di Digital Rights Management (DRM) adoperati dagli e-tailer online, sono piuttosto limitati. Permettendo la libera masterizzazione dei file WAV, non inibiscono il possibile ripping e la conversione in formato MP3. Con lo "sterile burning", invece, le tracce posso essere masterizzate su un CD, ma niente di più, limitando così la diffusione a catena.

"Per noi questa è la strada da seguire, – ha detto Mathew Gilliat-Smith, CEO di First4Internetmolti consumatori hanno l’esigenza di effettuare copie personali, ma l’industria ha il diritto di circoscrivere ogni abuso che si ritorce sul mercato".

Il numero di copie possibili sembra essere limitato a 3, grazie al XCP (extended copy protection), ma comunque Sony BMG non ha ancora dichiarato quali saranno gli standard per la larga diffusione.

Per quanto riguarda la compatibilità con i player in commercio non dovrebbero esserci problemi: secondo First4Internet sono state rispettate pienamente tutte le specifiche Sony Philips CD.

A questo punto Sony BMG può affermare di essere leader in questa campagna, grazie soprattutto all’adozione di almeno altre due tecnologie di protezione, come SunnComm e MediaMax, utilizzate su supporti digitali diversi in base alle esigenze.

Universal Music Group, Warner Music Group e EMI, comunque, stanno utilizzando XCP per le pre-release, a breve potrebbero iniziare ad integrarla anche nel mercato di massa.