Nvidia critica AMD FreeSync: è una tecnologia inadeguata

Nvidia ha commentato la dimostrazione di AMD FreeSync, l'alternativa teorica al G-Sync. L'azienda statunitense ha espresso il suo punto di vista, negativo, e ha dichiarato che non renderà il G-Sync una tecnologia aperta.

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a cura di Manolo De Agostini

G-Sync e FreeSync tengono banco al CES di Las Vegas. Dopo aver scoperto i dettagli della tecnologia G-Sync e visto la risposta di AMD, la palla è tornata nuovamente nelle mani di Nvidia, che ha commentato la dimostrazione tecnologica tenuta dalla rivale nelle scorse ore. Tom Petersen, Director of Technical Marketing della casa di Santa Clara, ha infatti voluto mettere i proverbiali puntini sulle "i", andando ad analizzare quali sono le differenze tra le due soluzioni e quali sono i punti deboli della soluzione rivale.

Petersen, parlando con i colleghi di Techreport, si è detto felice di vedere che AMD s'interessa al tema del refresh rate dinamico ma ha anche evidenziato come non sia un caso che la dimostrazione del FreeSync abbia coinvolto due portatili.

Il modulo Nvidia G-Sync nelle mani del CEO di Nvidia

"I laptop hanno un'architettura display differente rispetto ai monitor desktop, con un'interfaccia più diretta tra GPU e pannello LCD, generalmente basata su standard come LVDS o eDP (embedded DisplayPort). I monitor per computer desktop usano altre interfacce, come HDMI e DisplayPort, e solitamente hanno uno scaler situato nel path di comunicazione tra la GPU e il pannello. Il risultato è che una funzione come il refresh variabile è praticamente impossibile da implementare su un monitor odierno, per come stanno oggi le cose".

Ed è per questo che Nvidia ha creato il modulo G-Sync. Petersen ha affermato che per quanto ne sa, in questo momento non esiste uno scaler capace di gestire il refresh variabile. Interrogato sulla creazione un potenziale standard tramite la VESA, Petersen ha risposto che non è necessario. "La DisplayPort già supporta tutto ciò che è richiesto per il refresh rate dinamico attraverso l'estensione dell'intervallo BLANK", ed è questo il motivo per cui G-Sync funziona con i cavi esistenti.

Nvidia non attuerà una politica di apertura della tecnologia e non farà sì che G-Sync diventi compatibile con chip grafici concorrenti perché ha investito un sacco di tempo e sforzi nel realizzare una buona soluzione e non intende fare il lavoro per tutti gli attori dell'industria. "Se la concorrenza vuole avere una funzione simile nei suoi prodotti devono lavorarci. Devono assumere persone in grado di riuscirci".

Stupirsi per queste parole equivarrebbe a non conoscere Nvidia: da sempre la casa di Santa Clara lavora per dare valore alle proprie GPU. L'abbiamo visto con CUDA, con PhysX e ora con G-Sync. Non sono proprio dei buoni samaritani, ma ricordiamoci anche che sono un'azienda e non una onlus, e come tale può prendere le decisioni che più l'aggradano - ovviamente nei termini di legge.

AMD non troverà quindi sponda in Nvidia per spingere una soluzione alternativa e aperta al G-Sync, perciò non le resta che rimboccarsi le maniche e lavorare con i produttori di scaler e di pannelli se vuole portare una sorta di "parità tecnologica" sul mercato. Staremo a vedere.