Nvidia ha infranto tre brevetti di Samsung

L'ITC ha stabilito che Nvidia ha infranto tre brevetti della sudcoreana Samsung. La casa di Santa Clara non ci sta ed è sicura che ne uscirà indenne.

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a cura di Manolo De Agostini

Un giudice della U.S. International Trade Commission (ITC) ha stabilito che Nvidia ha infranto diversi brevetti di Samsung Electronics. Secondo la sentenza, iniziale e non definitiva, le GPU e i SoC della casa di Santa Clara infrangono tre brevetti fondamentali che appartengono all'azienda sudcoreana.

Le proprietà intellettuali in questione sono le numero 6,147,385, 6,173,349 e 7,804,734, e coprono un'implementazione della SRAM, la condivisione del bus di sistema con un arbiter e un sottosistema di memoria con buffer data strobe.

martello tribunale

Brevetti concessi negli anni novanta e che si ritengono tecnologie fondamentali, tanto che potrebbero non essere applicate nei chip moderni. Una di queste proprietà intellettuali, tra l'altro, scadrà il prossimo anno, quindi non dovrebbe creare problemi a Nvidia.

Ed è proprio la natura di questi brevetti a far infuriare Nvidia. "Hanno scelto tre brevetti sullo scaffale da anni a raccogliere polvere". Nvidia conta che nei prossimi mesi, quando il caso sarà rivisto, verrà stabilito che non ha infranto alcun brevetto.

"Dato che non importiamo direttamente una quantità rilevante di prodotti, hanno depositato la causa per colpire le importazioni di diverse piccole aziende che usano i nostri prodotti. Siamo delusi da questa decisione iniziale", ha aggiunto David M. Shannon sul blog dell'azienda. La scorsa settimana l'ITC aveva stabilito la mancata violazione da parte di Samsung di due brevetti di Nvidia, mentre un terzo, seppur infranto, non è stato ritenuto valido.

nvidia vs samsung

Ricordiamo che la battaglia legale tra le due aziende ha origine nel settembre 2014, con la denuncia di Samsung e Qualcomm da parte di Nvidia, colpevoli a suo dire di aver violato diversi brevetti grafici. Le denunce sono state depositate presso l'International Trade Commission (ITC) e la corte del Delaware.

Samsung rispose con una contro causa, imputando a Nvidia (e al partner Velocity Micro) l'infrazione di diversi brevetti legati al mondo dei semiconduttori e di aver fatto affermazioni false sui propri prodotti, indicando il SoC Tegra K1 come il più veloce al mondo (ai tempi del debutto).

Un'affermazione che l'azienda sudcoreana ritiene non sia corroborata dai fatti e perciò ingannevole. Successivamente, nell'aprile 2015, Nvidia ha depositato una nuova denuncia contro Samsung in Virginia.