Nvidia Kepler ormai pronto: il debutto è un'incognita

Il cofondatore di Nvidia ha affermato che i primi chip basati su architettura Kepler a 28 nanometri saranno distribuiti entro l'anno. Al momento non è chiaro quando l'azienda porterà i primi prodotti nei negozi.

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a cura di Manolo De Agostini

Kepler, qualcosa si muove. Chris Malachowsky, cofondatore di Nvidia, ha dichiarato durante un recente evento in Giappone che l'azienda inizierà a distribuire i chip di prossima generazione entro la fine del 2011. Questo starebbe a dire che l'azienda potrebbe iniziare a incassare denaro già quest'anno dalla vendita delle nuove GPU ai vari produttori di schede video.

"Tra la generazione Fermi e quella Kepler, la cui distribuzione dovrebbe iniziare entro la fine dell'anno, c'è un miglioramento di circa 3 volte nelle prestazioni per watt con calcoli in virgola mobile a doppia precisione. Stiamo per introdurre la nostra prossima generazione di GPU", ha affermato Malachowsky secondo il sito Xbit Labs.

Non è chiaro se l'azienda presenterà nuovi modelli di schede grafiche già quest'anno, ma questa affermazione ci assicura che Nvidia si trova sulla buona strada per presentare nuovi prodotti entro il primo trimestre 2012, come da precedenti indiscrezioni. Voci sul tape out erano trapelate nel mese di giugno. Tuttavia dobbiamo aggiungere che non è neanche certo che all'annuncio di un prodotto consegua la disponibilità in volumi: di paper launch nel corso degli anni ne abbiamo visti parecchi.

La dichiarazione di Malachowsky è stata fatta durante un evento collegato alla GPU Technology Conference, quindi non è chiaro se si stesse riferendo alle soluzioni consumer GeForce o ai prodotti Tesla di prossima generazione. A ogni modo è lecito attendersi che le prime soluzioni delle due serie debuttino a breve tempo di distanza le une dalle altre.

AMD, la rivale della casa di Santa Clara, ha già confermato che porterà sul mercato i chip di nuova generazione entro il 2011 (GPU a 28 nanometri AMD quest'anno, la conferma). Anche Nvidia userà il processo di produzione a 28 nanometri, grazie alla "fonderia" taiwanese TSMC. Nelle scorse settimane si è vociferato di un approccio differente alla produzione delle GPU da parte delle due aziende, tuttavia per il momento si tratta solo di speculazioni.

Non ci sono dettagli tecnici sull'architettura Kepler, quindi non è chiara quale direzione abbia intrapreso Nvidia per lo sviluppo. Sappiamo che l'azienda ha investito circa 2 miliardi di dollari in questo progetto e che l'obiettivo è compiere un nuovo passo in avanti nel rapporto tra prestazioni e consumi, ottenendo così una migliore efficienza.

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Stando a quanto visto negli ultimi anni, Kepler dovrebbe puntare forte sul calcolo generale ma conservare anche quella competitività con i giochi e la grafica 3D che ha sempre contraddistinto Nvidia.

Non sarà facile far funzionare tutto alla perfezione, ma i ritardi e i problemi sperimentati con l'architettura Fermi dovrebbero essere stati utili al fine di comprendere gli errori e trovare le necessarie soluzioni.

Si vocifera che l'architettura potrebbe integrare tecnologie quali il virtual memory space, che consente a CPU e GPU di usare memoria virtuale unificata, e di pre-emption per la gestione dei processi in modo efficiente e autonomo.

L'obiettivo dell'azienda sarebbe di rendere nel corso degli anni le proprie GPU meno dipendenti dalla presenza della CPU: nei server le schede Tesla hanno bisogno di essere affiancate da almeno un processore. E questo a Nvidia, che da tempo giudica le CPU x86 sempre meno importanti, questo non sta bene.