Nvidia Maximus 2 è la grafica per PC che tutti sogniamo

La nuova versione di Nvidia Maximus accoglie l'architettura Kepler e unisce in una sola piattaforma una scheda Quadro K5000 e una Tesla K20. Il lavoro congiunto delle GPU permette di gestire rendering e complessi calcoli generici in tempo reale, e stabilisce una nuova frontiera nel settore delle workstation professionali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Nvidia ha presentato Maximus 2, cioè la seconda incarnazione di quella che è probabilmente la piattaforma per workstation grafiche più potente sul mercato. Due le novità rilevanti rispetto alla prima versione presentata lo scorso novembre: l'architettura Kepler sostituisce la Fermi, e di conseguenza arriva anche il parallelismo dinamico.

Il concetto però è sempre lo stesso: nella workstation trovano posto due schede professionali, una Quadro e una Tesla (Tesla K20 con GPU GK110, belva da 7,1 milioni di transistor). La prima si fa carico delle operazioni grafiche e dell'interfaccia utente, mentre la seconda di tutte quelle attività di calcolo che una GPU può fare meglio di una CPU. Il risultato è che chi sviluppa un progetto complesso può applicare in tempo reale tanto gli effetti grafici (rendering) quanto le simulazioni scientifiche abbinate.

Nvidia Quadro K5000

In termini più terreni, con una workstation Nvidia Maximus si può progettare un'auto e vedere "al volo" le modifiche al design insieme al loro impatto su aerodinamicità, stabilità e altri parametri. Chi si occupa di scienze geologiche può vedere i risultati delle simulazioni a schermo, e sapere come le variabili influenzeranno per esempio la rete idrica. O ancora Maximus può trovare posto alla scrivania di chi fa animazioni complesse come quelle Dreamworks o Pixar, perché permette di vedere come cambia l'aspetto di un personaggio e calcolare subito come si muovono abiti e capelli.

Tutte attività che normalmente richiederebbero una macchina per il rendering e un'altra per le simulazioni, quindi Il risparmio di tempo è piuttosto evidente.

L'architettura Kepler porta con sé il parallelismo dinamico, che permette al singolo stream processor di generare autonomamente nuovi thread senza ripassare dalla CPU. Si tratta di una caratteristica importante per la velocità nell'elaborazione dei dati, perché evita l'uso del bus che collega processore centrale e schede aggiuntive, e che rallenta la velocità di calcolo.

"Ciò che hanno tentato di fare è limitare il lavoro svolto dalla CPU nella configurazione Maximus. Fa ancora moltissimo, ma il lavoro pesante è nelle mani di una delle due schede, la Tesla K20", ha spiegato l'analista Pat Moorhead".

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Quanto alle caratteristiche tecniche, rispetto al passato la Nvidia Quadro K5000 offre i filtri FXAA/TXAA per la qualità dell'immagine, un buffer da 4 gigabyte e interfaccia PCIe 3.0, e può gestire fino a quattro schermi alla volta tramite porte DisplayPort 1.2 (risoluzione massima 3840x2160 pixel a 60 Hz, o 1920x1080 in 3D). La Tesla K20 invece porta con sé la tecnologia di streaming SMX – responsabile dell'efficienza di Kepler – il citato parallelismo dinamico e la virtualizzazione di Hyper-Q GPU.

Maximus 2 offre tutto questo con l'abbinamento di una Quadro K5000 e una Tesla K20, due schede che costeranno rispettivamente 2249 e 3199 dollari. Produttori come Lenovo, HP o Fujitsu a partire da dicembre costruiranno sistemi con questo hardware abbinato alle più potenti CPU disponibili per il settore (Intel Xeon), il cui prezzo finale (hardware, assemblaggio, garanzia e servizi post vendita) sarà di quelli che restano impressi a fuoco nell'immaginario di chi è abituato ai prodotti commerciali.