I nuovi driver NVIDIA, che dovrebbero essere già disponibili, sono chiamati ForceWare e rimpiazzano la serie Detonator. Oltre ai soliti miglioramenti e ad alcuni nuove caratteristiche per la funzione nView, NVIDIA si è concentrata molto per migliorare le "shader performance" delle DirectX 9. Il cuore di questi miglioramenti è rappresentato dal così chiamato "unified compiler" che prende il codice, lo sistema nell'ordine ottimale e poi lo invia alla GPU - in tempo reale. L'obiettivo è quello di riordinare il codice in modo che venga utilizzato nel migliore dei modi dal chip. Questo tipo di ottimizzazioni sono comuni già da anni nel mondo delle CPU.
Ottimizzazioni con quelle relative allo "shader" e al "floating-point precision" richiedono un'attenzione individuale. Fino ad ora, questi cambiamenti dovevano essere effettuate manualmente alla fine del codice - un lavoro che richiedeva molto tempo. Con l'ultima versione del "Microsoft's High Level Language (HLSL)", i programmatori possono già scegliere il livello di "floating-point precision" mentre scrivono il codice.
Mentre l'hardware DirectX 9 di Ati renderizza sempre con la precisione di 24 bit, le schede NVIDIA distinguono diversi livelli di precisione. A "full precision", il chip utilizza 32 Bit, mentre a "half precision" utilizza 16 bit. In più, il chip supporta un modalità a 12 bit intera. NVIDIA ha decretato che questa scelta porta maggiori vantaggi al tipo di architettura utilizzata. Shader che non richiedono una massima precisione possono essere gestite ad un livello minore incrementando così la velocità. Questa scelta penalizza però il lavoro dei programmatori NVIDIA che devono scrivere codici più difficili e complessi.
Grazie a questi particolari, i nuovi driver FX comportano un buon incremento prestazionale nei giochi DirectX - almeno per i giochi DX9 oggi sul mercato. Come si comporteranno con i futuri giochi sarà ancora da vedere.