Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

La disponibilità e i prezzi delle schede video non sono dei migliori in questi mesi a causa della grande richiesta e degli ingenti acquisti da parte dei miner di criptovalute.

In questi giorni di GPU Technology Conference, il CEO di Nvidia Jen-Hsun Huang ha parlato del problema, sottolineando che Nvidia non è nel business delle criptovalute e preferirebbe che le proprie GPU fossero usate in altri contesti.

"Le criptovalute non sono il nostro business. Il gaming sta crescendo e le workstation altrettanto per via del ray tracing", ha spiegato Huang affermando che sono queste le aree a cui Nvidia vorrebbe allocare più GPU possibili.

"Abbiamo esaurito molti dei nostri modelli di fascia alta e perciò c'è una reale sfida nel mantenere sul mercato le schede video per i giocatori", ha aggiunto.

"Ciò è dovuto alla filosofia delle criptovalute, che si basano sull'uso del calcolo distribuito ad alte prestazioni: i supercomputer oggi sono nelle mani di quasi tutti nel mondo, perciò nessuna singola forza o entità può controllare la valuta".

Criptovalute

"Ciò non toglie che il fatto che sono frustrato che così tanti sviluppatori e giocatori nel mondo non possono accedere alle loro GeForce". Che fare quindi? "Dobbiamo produrne molte di più. La catena produttiva delle schede video sta lavorando duramente, e sappiamo che tutti i partner stanno lavorando a spron battuto. Dobbiamo avvicinarci alla domanda del mercato. E al momento non siamo nemmeno vicini, e quindi dobbiamo continuare a correre".

Ovviamente a Huang la situazione, per quanto non piaccia, di certo non fa passare le notti insonni: Nvidia sta comunque vendendo schede a rotta di collo, non al pubblico che vorrebbe, ma comunque gli incassi sono alti. "È un bel problema da avere", aggiunge Huang, "ma comunque desidero portare più GPU nelle mani delle persone che vogliono giocare PUGB".

Le voci che vogliono una Bitmain pronta a portare sul mercato ASIC più adatti a minare Ethereum e Litecoin hanno indotto Christopher Rolland, analista di Susquehanna, ha tagliare le previsioni di quotazione delle azioni AMD e Nvidia rispettivamente da 13 a 7,5 dollari e da 215 a 200 dollari. L'analista teme quindi che presto i due produttori si troveranno di fronte a un calo della domanda dei miner, il che potrebbe non fare bene ai conti - ma farebbe felici i videogiocatori.

L'analista suppone che il 20% delle vendite di GPU AMD sia legata alle criptovalute, mentre per Nvidia la quota sarebbe del 10%. Non stupisce quindi che di fronte a questo report AMD abbia rilasciato una nota in cui afferma che le vendite di GPU ai miner non è del 20%, ma nell'ordine di una singola cifra percentuale.

"Abbiamo avuto una crescita significativa nel business delle GPU al di fuori della Blockchain nel quarto trimestre 2017 grazie ai prodotti Radeon Vega, alle soluzioni per il calcolo e il nostro business con Apple. Abbiamo anche evidenziato la forza nel resto della nostra attività con Ryzen ed EPYC. Abbiamo soluzioni per la crescita a lungo termine molto convincenti in ambito PC, server e grafica e le nostre previsioni finanziarie per il Q1 2018 lo dimostrano. Apprezziamo il tempo e l'attenzione che gli investitori continuano a dedicare a blockchain e criptovalute, ma vorremo anche che tenessero conto delle molteplici opportunità di crescita di AMD".


Tom's Consiglia

Negli ultimi giorni i prezzi delle schede video non sono tornati ai livelli consoni, ma sono scesi un po', come ad esempio per questa GTX 1070, che molto probabilmente andrà a ruba.