Nvidia, un anno da ricordare

Ripercorriamo le tappe principali dell'anno di Nvidia, dai portatili Max-Q alla Titan V. Che anno è stato per l'azienda guidata da Jen-Hsun Huang?

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a cura di Manolo De Agostini

Dopo esserci occupati di AMD, parliamo dell'anno di Nvidia. L'azienda statunitense ha vissuto senza dubbio un grande anno di consolidamento e crescita in molte aree. Tutto merito suo? In gran parte sì, ma laddove un'azienda corre, ce ne sono altre che forse non hanno fatto abbastanza. Bando alle ciance, passiamo ai fatti, ma prima vi ricordiamo che domani ci occuperemo del 2017 di Intel.

Schede video desktop e GPU mobile

Ad AMD abbiamo già battuto le mani per il lavoro nell'ambito delle CPU, mentre non ci ha convinto del tutto sul fronte schede video. Ed è qui che dobbiamo fare i nostri complimenti a Nvidia. In realtà l'azienda statunitense si è messa in posizione di controllo del mercato, ma ha operato bene e i risultati l'hanno ripagata, con una quota di oltre il 70%. Praticamente fa il bello e il cattivo tempo.

gtx 1070 ti

Con le schede GeForce GTX 1070 e GTX 1080 che hanno goduto di poca concorrenza per molto tempo, Nvidia si è limitata a un lavoro di rifinitura della propria offerta, rinnovando la fascia alta con la GTX 1080 Ti, la GTX 1070 Ti e la Titan Xp, ponendo ulteriore distanza con AMD. Allo stesso tempo ha piazzato una buona scheda video di fascia bassa con la GeForce GT 1030, molto utile per aumentare i volumi di vendita.

Sul fronte software, l'azienda ha continuato con il suo modus operandi, ossia con release Game Ready molto puntuali. Nvidia ha anche lavorato per migliorare (riuscendoci, nel limite del possibile) le prestazioni con i titoli DirectX 12, che la vedevano nettamente staccata dalle schede AMD. Fortunatamente per Nvidia, i giochi DirectX 12 non hanno ancora preso piede e si contano sulla punta delle dita (per modo di dire, eh!). Da non dimenticare una notizia di pochi giorni fa: l'addio ormai sempre più vicino ai driver per i sistemi operativi a 32 bit.

Nelle ultime settimane Nvidia ha presentato la Titan V, la prima scheda "desktop" basata sulla nuova architettura Volta (GV100), già vista però sulla Tesla V100.

Tesla V100 con GV100, sguardo ravvicinato a Nvidia Volta

Si tratta di una scheda destinata ai ricercatori e scienziati di tutto il mondo, che possono installarla nei loro sistemi per accelerare il lavoro legato all'ambito dell'intelligenza artificiale. Non è una scheda per giocare, ma possiamo inserirla nell'ambito desktop - il piccolo particolare è che costa 3000 dollari!

titan v

L'ambito desktop - in cui facciamo anche confluire anche le proposte Quadro professionali, aggiornate con GPU Pascal - quindi possiamo archiviarlo con un "senza infamia e senza lode" - più per demeriti della concorrenza che altro - mentre Nvidia ha alzato l'asticella nel settore mobile. La CPU Intel con grafica AMD, d'altronde, non nasce mica dal nulla.

nvidia max q

Così, pur completando l'offerta notebook con le versioni mobile di GTX 1050 e GTX 1050 Ti, poi ampliata ulteriormente con la soluzione di fascia bassa MX150 e altre varianti depotenziate, Nvidia ha annunciato il suo "nuovo approccio di design" che prende il nome "GeForce GTX with Max-Q Design", abbreviato in Max-Q, per rendere i notebook gaming più sottili, veloci e silenziosi. Obiettivo raggiunto e oggi un portatile gaming senza GPU Nvidia non può dirsi tale.

Settore server e intelligenza artificiale

Nvidia continua a espandersi nel settore server con le proprie schede acceleratrici. Inutili farvi la conta degli annunci e delle partnership: sono tantissime, ve lo assicuriamo. Quando si parla di intelligenza artificiale il primo nome in cima alla lista è quello di Nvidia.

tesla v100

La Tesla V100 basata su architettura Volta è quindi solo la punta dell'iceberg di un lavoro che ha portato le GPU di Nvidia praticamente ovunque.

Nvidia: GPU al posto delle CPU, Legge di Moore al capolinea

Il lavoro di Nvidia è così intenso in questo ambito da aver smosso i sentimenti di Intel, che da qualche tempo sta investendo moltissimo sul tema IA per recuperare il terreno perso. L'azienda ha persino intenzione di creare schede video di fascia alta per rompere le uova nel paniere a Nvidia, ma di questo parleremo nell'articolo dedicato a Intel.