Dopo i problemi ravvisati da diversi utenti con i driver GeForce Game Ready 364.47 WHQL, Nvidia ha pubblicato a stretto giro di posta la nuova release 364.51 Beta. Questa versione si prefigge di risolvere i problemi emersi con quella precedente (schermate blu, blocchi, falliti avvii, ecc.), ma stando a quanto riportato online da chi l'ha installata, non sembra che Nvidia abbia risolto davvero tutti i bug.
Alcuni utenti hanno scritto sia su Reddit che sui forum di Nvidia che i nuovi driver non garantiscono un funzionamento senza intoppi. Per diversi appassionati la nuova release ha risolto i problemi ravvisati, mentre altri ancora segnalano il perdurare dello stesso problema oppure l'emergere di nuovi bug.
A essere maggiormente colpite, secondo Nvidia, sono le configurazioni multi-monitor: non è chiaro però al momento quale sia l'origine del problema. L'azienda suggerisce di disconnettere un monitor durante l'installazione dei driver - per poi ricollegarlo una volta completata - o procedere con la modalità di ripristino di Windows ritornando al driver precedente.
L'utente ha due possibilità: provare a installare la nuova Beta, sperando di essere tra coloro che non ravvisano problemi, oppure attendere l'uscita di nuovi driver che ottengano un'accoglienza generale migliore. Le ultime due release, d'altronde, offrono ottimizzazioni per The Division, Hitman, Need for Speed e Ashes of the Singularity, quindi non sono necessarie a tutti gli utenti.
Questa vicenda che si trascina da due giorni non è però l'unica grana per Nvidia. Come segnalato da un appassionato che ha scritto al sito statunitense The Tech Report, e poi come confermato dalla stessa testata, è riemerso il bug che in passato vedeva le schede video di Nvidia consumare troppa energia se usate con monitor dotati di refresh rate molto elevati.
Tale problema sembrava sistemato con i driver 361.43, tuttavia sembra essere ancora presente, anche se in forma diversa: emerge in configurazioni multi-monitor, con quest'ultimi collegati a porte DisplayPort e in presenza di almeno un monitor con refresh rate superiore a 60 Hz.
Insomma, un problema che colpisce una nicchia di pubblico, ma che esiste ed è deleterio: sia perché la scheda video mantiene frequenze elevate per più tempo, con possibili ripercussioni sulla durata di vita, sia perché a risentirne (più sul lungo periodo) è il portafogli dell'utente che si troverà a pagare bollette energetiche più salate.
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