OCZ acquisisce Indilinx per l'SSD fatto in casa

Con 32 milioni di dollari OCZ ha fatto sua Indilinx, azienda che produce controller e firmware per SSD e altre soluzioni di memoria. L'azienda statunitense vuole diventare un pezzo da novanta nel settore sempre più in crescita degli SSD.

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a cura di Manolo De Agostini

OCZ ha acquisito Indilinx, noto produttore di controller e firmware per Solid State Drive (SSD). L'esborso economico è di circa 32 milioni di dollari. La transazione è già stata approvata dai consigli di amministrazione di entrambe le aziende e dovrebbe chiudersi entro 30 giorni.

Secondo OCZ l'operazione porterà a una crescita dell'utile per azione entro la fine dell'anno fiscale, ma l'aspetto ancora più importante è che l'acquisto porta in dote 20 brevetti e le permette di entrare nel mercato dei controller per smartphone, tablet PC, unità GPS e netbook. Indilinx è un'azienda con 45 impiegati. L'acquisizione non porterà tagli del personale e non sarà fatto alcun cambiamento alla struttura aziendale.

Nonostante l'acquisizione, OCZ ha fatto sapere che continuerà a usare controller di altri partner, come SandForce. L'obiettivo sembrerebbe però quello di arrivare a realizzare tutto in casa, ottimizzando i processi per raggiungere un utile operativo più alto possibile.

La decisione di OCZ non era nell'aria, ma non stupisce più di tanto. L'azienda ha abbandonato il mercato delle memorie DRAM (OCZ esce dal mercato DRAM, SSD nel suo futuro) per concentrarsi sui più remunerativi SSD. Per vincere la scommessa, OCZ ha deciso di dare il via a una strategia di espansione, aprendo nuovi impianti e inglobando un'azienda che realizza controller.

È notizia di pochi giorni fa che le vendite di SSD OCZ sono cresciute del 380 percento in anno, tanto che l'azienda stima di chiudere il quarto trimestre fiscale 2011 con un fatturato doppio rispetto all'anno precedente.