Software: caching con Nvelo Dataplex

Recensione del RevoDrive Hybrid di OCZ, una soluzione che abbina un hard disk e un SSD su scheda PCI Express x4.

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a cura di Tom's Hardware

Software: caching con Nvelo Dataplex

Per il caching OCZ si affida a Dataplex di Nvelo. Rispetto alle altre soluzioni di caching, questa è leggermente differente. La Smart Response Technology di Intel cerca d'inserire nella cache i blocchi d'informazione usati più spesso, lasciando gli altri dati sull'hard disk. È la naturale conseguenza del fatto che Intel ha scelto di usare l'SSD 311, che costa poco ma ha solo 20 GB di spazio. La proposta d'Intel ha il vantaggio di rendere accessibile questa tecnica a molti utenti, ma non è il più efficiente. OCZ invece ha scelto una tecnica che non dipende dalla frequenza di accesso; se un'informazione è usata spesso, allora è inserita in cache.

Un'altra differenza evidente tra la Smart Response Technology di Intel e la soluzione OCZ sta nei criteri per la scrittura nella cache. Il RevoDrive Hybrid è un prodotto che deve avere alte prestazioni ed è per questo che costa 460 euro. Perciò il software di controllo Dataplex agisce solo con un approccio write-back. Con Intel invece si può scegliere tra quest'ultima (nota come Maximized) oppure una strategia write-through (che chiama Enhanced).

La differenza è che un caching write-through scrive in modo sincronizzato verso la NAND e l'hard disk. Si possono ottenere così ottime prestazioni in lettura, ma per le scritture si resta ai livelli di un hard disk da 5400 RPM.

RevoDrive Hybrid as secondary drive.

In configurazione write-back si scrivono prima i dati nella cache, e i dati passano nell'hard disk solo quando vengono "espulsi" dall'SSD. Così anche le operazioni di scrittura sono più veloci, soprattutto se si ha una cache molto grande, o comunque superiore ai 20 GB.

Il caching write-back non è necessariamente più veloce. Con la tecnica write-back ci sono più operazioni di gestione e di tracking. Considerando l'overhead il caching write-through può quindi essere più veloce, soprattutto se ci sono molte operazioni I/O. Con carichi più leggeri e molte operazioni sequenziali, la write-back è comunque la scelta migliore.

Secondary drive caching (incorrect).

Se avete sperimentato il caching su una piattaforma Z68, potete capire che il RevoDrive Hybrid è un po' più restrittivo (o più specifico). Il software Dataplex ammette solo il caching del disco d'avvio, quindi si può abilitare questa funzione all'installazione di Windows sul RevoDrive Hybrid e avviare il computer da lì. Come disco secondario è possibile accedere separatamente e in modo manuale all'SSD e all'hard disk del RevoDrive Hybrid, ma i due non opereranno insieme come soluzioni di caching.

Primary drive: RevoDrive Hybrid cached (correct).

Se provate ad abilitare il caching con l'Hybrid installato come disco secondario, potete inserire in cache il vostro disco d'avvio; una soluzione inutile, perché perdete il trasferimento a bassa latenza del RevoDrive Hybrid.