Prestazioni nel tempo: il Vector è resistente

Recensione - Test dell'OCZ Vector da 256 GB con controller Barefoot 3. A meno di due anni dall'acquisizione di Indilinx, OCZ è pronta a svelare il suo primo SSD basato su un controller proprietario. Il Barefoot 3 (Indilinx IDX400M00-BC) saprà dare spunto all'SSD Vector, consegnando all'azienda lo scettro delle prestazioni?

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni nel tempo: il Vector è resistente

Tutti gli SSD sperimentano una certa degradazione delle prestazioni dopo un determinato periodo d'uso. Questo cambiamento di velocità è una diretta conseguenza del modo in cui lavora la garbage collection (GC). Non abbiamo parlato molto della GC in passato, ma vale la pena soffermarsi dato che OCZ afferma che il Vector offre un "livello maggiore di prestazioni sostenute".

La memoria NAND consiste di due unità: pagine e blocchi, con i secondi composti dai primi. Potete scrivere una pagina, ma una cancellazione deve avvenire a livello del blocco. Quando state scrivendo un dato sequenziale, questa dicotomia non è un problema, in quanto interi blocchi vengono cancellati e le pagine scritte in grossi pezzi. I dati casuali, d'altra parte, fanno somigliare i blocchi al groviera. L'SSD non può solo cancellare tali informazioni, però. Alcune delle pagine all'interno dei blocchi sono valide. Al fine di prepararsi alla successiva operazione di scrittura, le pagine devono essere spostate verso un nuovo blocco. L'enigma è che la memoria NAND ha un numero fissato di scritture. C'è una data di scadenza per così dire, e uno spostamento dei dati eccessivo causa un'usura più rapida. Questo è un male. Se rimandate lo spostamento all'ultimo minuto, riducete la velocità dell'usura, ma a scapito delle prestazioni. Se spostate i dati in modo proattivo, ottimizzate le prestazioni a scapito della write amplification. In entrambi i casi, la somma totale di queste azioni è chiamata "garbage collection." Le aziende responsabili della creazione dei controller devono fare attenzione nel trovare un bilanciamento tra i due estremi.

Basandoci sulle slide di OCZ, il Vector è descritto come un SSD ottimizzato per le prestazioni sul lungo termine e questo è attribuito direttamente alla garbage collection. Parleremo della resistenza nelle prossime pagine. Sfortunatamente, il test usato da OCZ non ha molto valore per i consumatori, dove si scrivono dati con una queue depth ridotta. Eppure, è giusto sottolineare che non si può davvero quantificare il grado di garbage collection che si verifica. Possiamo tuttavia dedurre la natura della garbage collection ispezionando come incide sulle prestazioni.

Per questa ragione prendiamo in prestito il nostro test più pesante. Questo comporta la scrittura di dati in modo sequenziale per riempire ogni blocco. Poi torturiamo l'SSD con 30 minuti di scritture casuali 4 KB. Poiché l'unità è già piena di dati, il controller non ha blocchi vuoti disponibili per background o garbage collection in idle. Ciò significa che qualsiasi velocità che sperimentiamo nella scrittura di dati sequenzialmente (QD = 1) dovrebbe essere il risultato della garbage collection in primo piano, di fondo ciò che accade subito dopo un evento di scrittura.

Se si guarda al Vector, l'avvio è piuttosto lento a 100 MB/s, ma le prestazioni salgono rapidamente quando la garbage collection inizia a condensare tutti i blocchi che sembrano come un groviera. Alla fine, le prestazioni sequenziali raggiungono quelle mostrate da Iometer nella pagina precedente. In confronto, l'840 Pro ha una salita molto più impervia. Il throughput parte a 18,5 MB/s, e non ha raggiunto i 100 MB/s fino a quando non siamo arrivati a scrivere quasi il 90% dell'unità.

È interessante notare come Iometer riporti un tempo di risposta durante il test 4 KB vicino a 0,05-0,07 ms per entrambe le unità, quindi non è che la garbage collection in primo piano sia prontamente evidente. La velocità alla quale il Vector recupera prestazioni, però, è abbastanza eloquente, indicando un efficiente e o forse un altamente proattivo algoritmo di garbage collection progettato per preservare le prestazioni per quanto possibile. Non abbiamo modo di individuare esattamente come il Vector è in grado di raggiungere questo obiettivo. Se non altro, possiamo dire che il primo SSD pensato da OCZ sembra davvero in grado di mantenere le prestazioni.