OpenAI denuncia un programmatore, lui risponde in maniera stupida

GPT4free è un progetto che permette di accedere gratuitamente a GPT4, o meglio lascia che siano altri a pagarlo. OpenAI non ci sta, ma il programmatore risponde in maniera stupida.

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a cura di Andrea Ferrario

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Il suo nickname è Xtekky, un programmatore talentoso (almeno sembra), che nei giorni scorsi ha ricevuto una comunicazione direttamente da OpenAI che gli intimava di abbandonare il suo progetto. La risposta di Xtekky non sembra essere stata particolarmente forbita o ragionata. Vediamo meglio cosa è successo.

OpenAI mette a disposizione ChatGPT gratuitamente, ma se volete accedere a GPT4, quindi la versione più evoluta, dovete pagare per ChatGPT Plus o per l’uso delle API. Il costo delle API è a consumo, cioè in base alla quantità di richieste che vengono fatte al modello GPT4, viene restituito un conto (solitamente di pochi centesimi, o frazione di tali, in base alla complessità della richiesta e il tempo d’uso).

Xtekky ha creato un progetto chiamato “GPT4free” e lo ha messo a disposizione su GitHub. Questo progetto permette l’accesso al modello GPT4 gratuitamente, o meglio, lo fa pagare a qualcun altro. Si tratta di un progetto che ha riscosso molto successo, con migliaia di valutazioni positive.

OpenAI si è accorta della presenza di questo progetto e ha contattato direttamente il programmatore intimandoli di eliminarlo. Ma come funziona GPT4free ? In pratica, anziché collegarsi direttamente alle API di OpenAI, si collega alle API di altri servizi che, a loro volta, si collegano al modello GPT4 di OpenAI. Ci sono dei siti che offrono dei propri bot gratuitamente, come ad esempio Forefront.ai o you.com. Questi siti accettano di offrire il servizio gratuitamente secondo varie strategie di business, chi vuole attirare utenti, chi mostra banner per rientrare dei costi, e via discorrendo.

Le giustificazioni di Xtekky alla richiesta di OpenAI ci sembrano un po’ deboli. Il programmatore ha affermato che non capisce perché OpenAI debba prendersela con lui, dato che alla fine loro sono sempre pagati per l’uso del loro modello, dato che sono i siti a cui il suo progetto si collega a “saldare il conto”. E poi ha continuato dicendo che “non è responsabile del modo in cui altri programmatori possono usare il suo progetto” o ancora “che contattino GitHub se vogliono che il progetto venga eliminato”.

Certo, effettivamente potrebbero sembrare delle giustificazioni coerenti. Oggettivamente OpenAI viene pagata, così come è vero che il suo codice, di base, non fa nulla se non viene implementato per un servizio che lo mette a disposizione a degli utenti, e ancora la piattaforma GitHub è certamente responsabile dei contenuti che ospita. Tuttavia ci sembra una linea di difesa decisamente stupida, dato che viene ammesso pubblicamente che il codice prodotto danneggia i servizi che usa, come you.com, poiché sfrutta le API del sito, generando un costo, senza che gli utenti non finiscano mai su quel sito - distruggendo di fatto qualsiasi tipo di business collegato.

E a quanto pare Xtekky ha un’altra giustificazione a riguardo, poiché nota come “se questi siti non vogliono che le loro API vengano usate, possono evitarlo in mille modi, come ad esempio bloccare ogni traffico che arrivi da IP che non sono i loro”.

Insomma, a quanto pare non è colpa sua, ma è di tutti gli altri che hanno probabilmente sperato che il “fair use” fosse sempre un approccio corretto. La verità è che Xtekky ha fatto il furbo e poi ha cercato motivazioni che giustificassero le sue scelte. Forse in un tribunale la linea di difesa del programmatore potrebbe anche funzionare, ma l’intento del progetto sembra decisamente chiaro, cioè trasformare un servizio a pagamento in gratuito (piratarlo ?), o lasciare che sia qualcun altro a pagarlo, letteralmente.