OpenOffice.org 3.2.1, primo trattamento Oracle

L'Associazione PLIO, Progetto Linguistico Italiano OOo, ha presentato OpenOffice.org 3.2.1. L'ultima versione del noto software viene fornita come sempre con la licenza GNU LGPL (Lesser General Public Licence) e può essere utilizzata gratuitamente per ogni scopo.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

OpenOffice.org 3.2.1
è stato ufficialmente rilasciato online. L'Associazione PLIO, Progetto Linguistico Italiano OOo, ha confermato che si tratta di una "versione di mantenimento che risolve alcuni problemi di funzionamento e di sicurezza".

OpenOffice

Si distingue soprattutto per le nuove icone del programma e dei file, sui toni dell'azzurro e del grigio, e la nuova schermata introduttiva legata all'avvicendamento tra Sun e Oracle. "Le icone hanno l'obiettivo di sottolineare l'uso dello standard ODF, e quindi mettono in evidenza la sigla del formato", sottolinea il comunicato di presentazione.

Da rilevare come sempre che il software usa il formato dei file Open Document Format (standard ISO/IEC 26300), legge e scrive i più diffusi tra i formati proprietari, ed è disponibile per i principali sistemi operativi in circa 100 lingue e dialetti, tanto da poter essere usato nella propria lingua dal 98% della popolazione mondiale.

"OpenOffice.org viene fornito con la licenza GNU LGPL (Lesser General Public Licence) e può essere utilizzato gratuitamente per ogni scopo, sia privato che commerciale", ricorda PLIO.