L'Associazione PLIO (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org) ha puntualizzato che la suite OpenOffice.org è e rimarrà software libero. Questo per evitare la confusione nata a causa dell'annuncio di Open Office 3.3 e Cloud Office 1.0, le due suite per l'ufficio proprietarie disponibili a pagamento attraverso la rete di vendita Oracle (Oracle attacca Google e Microsoft con Cloud Office).
"La decisione (di Oracle) di ribattezzare StarOffice in Open Office si dimostra assolutamente inopportuna, in quanto genera confusione sul mercato con il marchio OpenOffice.org, che è stato portato al successo dalla comunità con il lavoro dei volontari", dichiara l'associazione nel comunicato stampa.
La suite OpenOffice.org rimarrà una software libero e gratuito
L'Associazione PLIO continua quindi la sua lotta nel sostenere e promuovere OpenOffice.org e il software libero, comprese le altre suite per l'ufficio con licenza libera, e invita gli utenti di OpenOffice.org a fare altrettanto.
La disponibilità di OpenOffice.org 3.3 sarà annunciata con un comunicato stampa non appena la suite sarà pronta per il download e l'installazione da parte di tutti gli utenti.
Ricordiamo che la suite di programmi può essere distribuita e utilizzata per qualsiasi scopo a titolo gratuito, come previsto dalla licenza LGPLv3.