P4P, più veloce del P2P con sorpresa indigesta

Il progetto P4P consentirà maggiori prestazioni, ma anche un più accurato controllo delle major

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a cura di Dario D'Elia

Il mondo del P2P chiede sopratutto migliori prestazioni, e forse il cosiddetto P4P potrebbe rispondere adeguatamente alla rinnovata esigenza. Proactive network Provider Participation for P2P è un progetto che vede attualmente coinvolti 80 ISP e content provider statunitensi.

Gli ultimi test hanno confermato un potenziale davvero insperato. "… il carico della rete può essere ridotto di un fattore 5 o superiore senza compromettere le prestazioni del network", ha dichiarato Arvind Krishnamurthy, ricercatore della University of Washington che con Yale University sta seguendo il progetto P4P. "Allo stesso tempo, la velocità può essere incrementata di circa il 20%".

L'unico problema, secondo gli attivisti della net neutrality, è che la collaborazione fra ISP e major potrebbe portare ad una sorta di super-controllo del traffico. L'obiettivo del progetto P4P, non a caso, è quello di "sostenere l’adozione di metodi di collaborazione fra i distributori di software e gli ISP, agevolando il miglioramento dei servizi e tutelando la proprietà intellettuale delle entità partecipanti".

Distributed Computing Industry Association (DCIA), che ha fondato il team di sviluppo P4P, ha più volte ribadito che una delle priorità è l’eliminazione della violazione del copyright.