P67, X58, e NF200: la piattaforma migliore per CrossFire e SLI

Recensione - Test delle prestazioni grafiche su P67 e X58, con e senza bridge PCIe NF200.

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a cura di Thomas Soderstrom

Introduzione

Eccoci finalmente alla terza e ultima parte dell'analisi sullo scaling delle GPU multiple. Nei primi due articoli abbiamo visto come si confrontano le tecnologie AMD CrossFire e Nvidia SLI (Triple-GPU: AMD CrossFire contro Nvidia SLI), e come cambiano le prestazioni a seconda della banda PCIe a disposizione (GeForce e Radeon su Intel P67, analisi dello scaling PCIe).

Oggi scopriremo infine qual è la piattaforma migliore per SLI e CrossFire, tra P67 e X58; prenderemo in considerazione anche i vantaggi offerti dal bridge PCIe NF200, prodotto da Nvidia. Il punto di partenza, lo ricordiamo, è che la piattaforma Intel P67 presenta uno svantaggio fondamentale: ci sono solo sedici linee PCIe 2.0 disponibili per la CPU, e la banda totale disponibile è inferiore a quella del chipset X58.

Per questa ragione la seconda è la piattaforma preferita dagli appassionati; secondo la convinzione generale, infatti, il maggior numero di linee PCIe disponibili rende possibile sfruttare al meglio le schede grafiche, soprattutto quando sono tre o più.

Nel primo articolo di questa serie avevamo osservato come cambiano le prestazioni al variare del numero di schede attive, mentre nel secondo abbiamo chiarito quale larghezza di banda PCIe è necessaria per una singola scheda. Riunendo le informazioni raccolte finora possiamo capire se un controller a 32 linee (o più) è davvero necessario per sistemi a due e tre GPU, se la memoria a triplo canale o un clock di base maggiore può effettivamente aiutare un processore Bloomfield (un Core i7-920 overcloccato), e infine se il bridge PCIe NF200 di Nvidia fa una grande o piccola differenza.

Mettere a confronto queste due piattaforme significa anche comparare processori di due diverse generazioni, con frequenze di lavoro diverse. Il nostro obiettivo però non è confrontare l'architettura Bloomfield con quella Sandy Bridge. Il nostro primo passo, per la preparazione, è stato quindi quello di impostare la stessa frequenza per entrambe le CPU usate.

Fortunatamente con un processore della serie K overcloccare la CPU Sandy Bridge Intel è piuttosto facile. Il problema è piuttosto il fatto che la piattaforma P67 non può gestire più di due schede grafiche in configurazione SLI.

Si tratta, in verità, di un limite imposto da Nvidia. Un ostacolo che rende il più costoso chipset X58 sia la scelta degli appassionati, grazie alle sue 36 linee PCIe; questo chipset infatti permette di usare fino a quattro schede grafiche, ognuna delle quali con 8 linee PCIe, e di avere altre quattro linee libere per altri usi.

Purtroppo le CPU con moltiplicatore sbloccato compatibili con questo chipset, le Extreme Edition, sono poche e costose. Fortunatamente si può ottenere qualcosa in più anche dai processori meno costosi, agendo sulla frequenza base. Il chipset X58, poi, offre il vantaggio di un controller di memoria a triplo canale, che offre fino al 50% di bandwidth in più rispetto alle soluzioni commerciali (si tratta comunque di un vantaggio soprattutto teorico).

Abbiamo quindi scelto i componenti adeguatamente, in modo da creare una comparazione equilibrata. Abbiamo quattro schede madre Asus, due X58 e due P67, con e senza NF200. Sappiamo che le nostre scelte solleveranno obiezioni: per esempio, i fan dell'interfaccia LGA 1555 affermeranno certamente che l'X58 ottiene un vantaggio per la memoria triple-channel; è vero, ma bisogna anche considerare che si tratta di una caratteristica assente sui prodotti commerciali più comuni.

In difesa della LGA 1366 invece si dirà che il Core i7-990X sarebbe un processore più appropriato per questo esperimento, ma abbiamo notato che questo costoso processore six-core non offre vantaggi significativi con i giochi. Un modello Bloomfield diverso avrebbe offerto una migliore comparabilità sul piano dei prezzi, e comunque teoricamente c'è un vantaggio con un 20x200 MHx (Bloomfield) rispetto a un 40x100 MHz (Sandy Bridge), per ottenere il massimo delle prestazioni a 4 GHz.