Alla Maker Faire Rome 2014, che si terrà a Roma dal 3 al 5 ottobre, ci saranno in mostra più di 500 invenzioni provenienti da 33 Paesi nel Mondo, e anche l'Italia sarà protagonista con idee decisamente originali. Ci saranno per esempio quattro gruppi di ragazzi provenienti dall'Umbria a cui la stampa 3D ha ispirato progetti molto interessanti.
Jacopo Diamanti è un ragazzo di 25 anni che studia astrofisica, a capo di un gruppo di giovani che vogliono mandare un pallone nella stratosfera. Per farlo non avrà bisogno di un razzo, perché il Dedalo Project prevede l'impiego di un pallone stratosferico fai-da-te realizzato con componenti molto leggeri stampati in 3D. Il pallone sarà capace di effettuare esperimenti legati all'atmosfera, al monitoraggio ambientale, allo studio di raggi UV e di raggi cosmici. Il primo test di volo sarà effettuato questo mese all'Aviosuperficie di Terni.
Il mix fra la stampa 3D e Arduino ha invece portato alla nascita del progetto di Marco Antonini, studente di ingegneria elettronica, e di Michele Scorsipa, laureato in fisica della materia. Insieme hanno sviluppato un nuovo sistema di controllo della stampante Dedalo basato su Arduino, grazie al quale sarà possibile comunicare con la stampante anche attraverso il Wi-Fi.
Sicuramente questi due sono i progetti più affini ai lettori storici di Tom's Hardware, ma non mancano iniziative meno "da smanettoni". Per esempio, diversi archeologi e architetti provenienti da tutta Italia hanno lavorato insieme per migliorare la fruizione del nostro patrimonio culturale. Il loro progetto si chiama ArcheoLab e realizza modelli 3D di reperti archeologici e artistici utilizzando software open source e stampa 3D. Una volta scansionati, i reperti vengono salvati in una gallery online cosicché chiunque sia dotato di una stampante 3D li possa riprodurre. L'obbiettivo ovviamente è l'attività culturale, ma è anche un modo per vedere da vicino e toccare con mano tesori artistici del nostro Paese che a volte sono inavvicinabili.
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Infine gli appassionati di serre e acquari saranno incuriositi dalla proposta di HackLab Terni, che si chiama Insecto Yuniverse. In sostanza si tratta di una teca dotata di sensori di luce, ventilazione, temperatura e umidità, che si controlla mediante il tablet. All'interno si possono far vivere colonie di insetti e studiare la loro ecologia. L'idea potrebbe essere utile per migliorare i sistemi attuali di gestione degli ecosistemi in miniatura. Chissà se un giorno qualcosa di simile potrà servire per l'allevamento di colonie nello Spazio.
Se qualcuno di voi parteciperà alla Maker Faire Rome 2014 ci faccia sapere i dettagli del progetto: li pubblicheremo volentieri.