Paste termiche a confronto, 85 prodotti alla prova

Decine di paste termiche a confronto per capire qual è la soluzione migliore. Vi spieghiamo anche come applicarla in modo ottimale.

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a cura di Igor Wallossek

Diversi anni fa pubblicammo un roundup di paste termiche in due parti (Pasta termica sulla CPU: come si applica e nozioni generali - Paste termiche alla prova, 39 prodotti in test).

Dato che in molti ce l'hanno chiesto e la temperatura estiva cresce ormai a ritmi sempre più vertiginosi, abbiamo deciso di combinare e aggiornare quegli articoli, aggiungendo altre paste termiche e pad alla selezione originale.

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Nel caso ve lo stiate chiedendo, il dentifricio e la pasta adesiva per le protesi dentarie non rientrano negli 85 prodotti in prova. Potreste comunque rimanere sorpresi di vedere che cosa può fare una pasta adesiva per protesi con una CPU!

Nutella al posto della pasta termica per raffreddare una CPU

Non tutte le paste termiche sono uguali

Dato che la pasta termica è un prodotto ad alto margine, il mercato è davvero affollato. L'esatta composizione della maggior parte dei prodotti è segreta, ma una ricerca su Google permette di avere una lista degli "ingredienti tipici". Il limite di temperatura massimo è solitamente 150 °C, anche se alcune paste dicono di poter sostenere fino a 300 °C e oltre.

La composizione di una pasta determina la sua conducibilità termica, la conduttività elettrica, la sua viscosità e la durabilità. Di che cosa è fatta una pasta termica? I composti base consistono nell'ossido di zinco e il silicone come agente legante. Questa semplice combinazione oggi è venduta a malapena. La maggior parte dei produttori inizia con questi ingredienti e aggiunge altri materiali, come l'alluminio. Ad esempio la Prolimatech PK1 ha un contenuto del 60-85% di alluminio, 15-25% di ossido di zinco, e il 12-20% di olio di silicone, oltre che un agente anti-ossidante. Alcuni ingredienti sono più misteriosi. Ad esempio, la siringa DC 1 di be quiet! specifica in modo ambiguo che la pasta contiene il 60% di ossido di metallo, il 30% di ossido di zinco (da quando lo zinco non è un metallo?) e un 10% di silicone.

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Alcune paste, come la Arctic Silver 5, contengono persino argento. Altre sono basate sulla grafite, come la WLPG 10 di Fischer Elektronik, rinunciano al silicone e hanno un'elevata conducibilità termica (10.5 W / m·K), ma sono più difficili da applicare e solitamente sono elettricamente conduttive. Ci sono anche delle paste che usano nanoparticelle di carbonio, anche se sono inadatte alla maggior parte degli appassionati per via della conducibilità elettrica e il prezzo. Il numero di paste termiche basate sul rame è sceso, ma se ne trovano ancora.

Il silicone è un legante economico, ma tende a diffondersi. Così i produttori cercano di limitare questa proprietà indesiderata o fare completamente a meno del silicone nei loro prodotti. Ciò vale anche per la cosiddetta "lubrificazione", dove la pasta si dissolve virtualmente nei suoi componenti di base e il silicone cola via.

In realtà sono pochi i produttori di paste termiche. Le terze parti spesso adattano queste basi per creare nuovi prodotti con differente consistenza e colore. Come risultato, molte paste finiscono per essere quasi identiche, anche se cambiano molto sotto il profilo del prezzo.

Le paste non invecchiano molto bene

Forse non lo sapete, ma la pasta termica ha una data di scadenza. I produttori di solito indicano fino a tre anni per pacchetti non aperti, ma spesso dimenticano di dirvi quando il vostro tubo è stato prodotto.

Ad esempio, abbiamo testato le soluzioni Diamond 7 Carat e Diamond 24 Carat di Innovation Cooling, che differiscono solo per la dimensione del tubetto. La Diamond 7 Carat, però, si è dimostrata decisamente inferiore nei nostri test. Anche la consistenza era diversa. Probabilmente la pasta termica in questione è rimasta troppo tempo sullo scaffale e si è degradata.

Come misura preventiva potete acquistare la pasta termica da un negozio riconosciuto nel settore, sicuramente costretto più di altri a ordinare nuove pasta termiche di continuo. Oppure rivolgetevi a un negoziante di fiducia in grado di dirvi da quanto tempo la pasta che avete scelto è in magazzino.

Le paste termiche migliori sono sopravvalutate?

La differenza di qualità tra una pasta di terze parti molto acclamata e quella che usano gli OEM è più piccola di quanto potreste pensare. Non è insolito ottenere un miglioramento prestazionale semplicemente serrando meglio il dissipatore. In molti attribuiscono erroneamente questo miglioramento alla nuova pasta termica.

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Inoltre, le soluzioni non troppo costose basate sul silicone, malgrado siano facili da applicare e convenienti, non valgono l'esborso a causa dei problemi che creano quando si deteriorano.

Il metallo liquido è più adatto a chi ha molta esperienza; la sua applicazione è difficile e potreste incappare in problemi con la garanzia hardware, dato che queste paste non possono essere mai completamente rimosse senza lasciare dei residui. Dato le sfide poste dalle paste altamente conduttive, ne parleremo in una sezione a parte.

In definitiva, per avere prestazioni sopra la media che siano davvero migliori rispetto a quelle che già avete, dovete usare le paste migliori e poi applicarle in modo perfetto.