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a cura di Dario D'Elia

Il Dipartimento della Difesa statunitense ha mostrato alla stampa il suo nuovo fucile laser, denominato PHaSR (Personnel Halting and Stimulation Response) in onore della nota serie Star Trek. Si tratta di un modello sviluppato totalmente nei laboratori di ricerca dell’aviazione militare di New Mexico. Due prototipi sono attualmente in fase di testing presso le basi del Texas e della Virginia; la seconda linea aggiornata dovrebbe essere pronta per il 2006. Come annunciato dal portavoce del Ministero, il PHASR permette di accecare e quindi bloccare un nemico senza provocare danni permanenti.

“In passato i modelli laser accecanti si erano dimostrati inadatti come strumenti di dissuasione. Avrebbero potuto provocare cecità permanenti. La convenzione del 1995 delle Nazioni Unite li bandì totalmente”, ha dichiarato Tobias Feakin, esperto del settore e sviluppatore di un progetto analogo presso la Bradford University. “La novità è rappresentata dall’utilizzo di fasci laser meno potenti che sono in grado, appunto, di accecare, ma solo per un breve periodo”.

I PHaSR integrano un sistema di puntamento che in relazione alla distanza dall’obiettivo interviene sulla potenza da erogare. Allo stesso tempo vengono emessi due fasci laser con frequenze di diverse, in modo che l’utilizzo da parte degli aggressori di speciali lenti riflettive risulti inutile.

“In Iraq vengono utilizzati dei proiettori molto potenti di luce bianca per bloccare le auto in veloce avvicinamento presso i checkpoint. Lo scopo del PHASR è praticamente lo stesso”, ha aggiunto Neil Davison, un altro esperto della Bradford University.

Lo stesso laboratorio statunitense aveva sviluppato dieci anni fa il Sabre 203, un accessorio da montare sui fucili mitragliatori che con un raggio di 300 metri era in grado di operare da puntatore o come accecante. Utilizzato in Somalia dalle forze statunitensi, sul campo aveva dimostrato non solo di non essere troppo funzionale, ma anche poco sicuro e “offensivo”.