Philips BDM4037UW, monitor curvo 4K da 40" alla prova

Philips BDM4037UW è un monitor da 40", 4K e curvo. Lo abbiamo usato per lavorare, collegato a un MacBook Pro, e per giocare, collegato a un PC Windows.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Un monitor da 40", 4K e curvo, a cosa serve realmente? Ce lo siamo chiesti e abbiamo provato per circa due settimane il Philips BDM4037UW, sigla che appunto identifica un monitor con le suddette caratteristiche. Lo abbiamo usato per lavorare, collegato a un MacBook Pro, e per giocare, collegato a un PC Windows.

Iniziamo con una descrizione generale delle caratteristiche tecniche. È dotato di un pannello VA con retroilluminazione LED, compatibile con un segnale colore a 10 bit. I connettori sono allineati sul retro e comprendono due DisplayPort e due HDMI, di cui una 2.0. C'è anche un'inusuale VGA, due altoparlanti da 5W, un'uscita cuffia e quattro porte USB 3.0. Insomma, una dotazione di tutto rispetto che permette di moltiplicare i dispositivi utilizzabili.

 

Il supporto non offre particolari regolazioni in altezza, e non ruota, dovrete spostarlo fisicamente per posizionarlo a dovere. Il design è minimalista, sia per il pannello sia per il supporto.

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Per lavorare

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Come prima attività lo abbiamo posizionato sulla scrivania e collegato a un computer portatile. Internet, mail, fotoritocco, montaggio video, ci siamo messi alla prova con svariate tipologie d'uso. La risoluzione 4K nativa, in un ambito di produttività pura, non è sempre la scelta ideale, poiché gli elementi a schermo diventano spesso troppo piccoli; regolare la dimensione degli elementi a schermo (zoom) elimina i vantaggi offerti dalla maggior risoluzione, cioè dal maggiore spazio disponibile. Ma questo accade spesso quando la dimensione dello schermo è limitata, in questo caso abbiamo una diagonale da oltre 100 cm su cui distribuire tutti i pixel offerti dalla risoluzione 4K, e non è necessario impostare alcun fattore di zoom.

Piuttosto il problema riguarda la dimensione stessa dello schermo. Nessuna scrivania è abbastanza profonda per posizionare lo schermo a una distanza adeguata. Non ci siamo fatti scoraggiare e dopo alcune ore ci siamo abituati e spostare lo sguardo per coprire tutta l'area di visualizzazione. Si possono posizionare fino a quattro finestre, con dimensioni tali che permettono di usare altrettanti software comodamente. In realtà potrete andare anche oltre, ma non è consigliato. La curvatura, in questo caso, non offre un vantaggio ma non diventa nemmeno un problema. Abbiamo però dovuto limitare molto la luminosità del pannello, poiché la ravvicinata distanza affatica velocemente gli occhi.

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Insomma, lavorare con un pannello di tali dimensioni a distanza di circa 50 cm dagli occhi è possibile, ma richiede alcuni compromessi e bisogna farci un po' di abitudine. Chiediamoci tuttavia se serve realmente, spesso uno schermo più piccolo e in formato 21:9 permette di raggiungere elevata produttività in molti ambiti. Solo in condizioni molto specifiche diventa molto utile, ad esempio se lavorate molto con la grafica o la progettazione 3D. Se montate video, non offre reali vantaggi.

Per giocare

Allontaniamo lo schermo maggiormente dagli occhi e dedichiamoci ai videogiochi. In questo caso il test che abbiamo effettuato è principalmente con giochi PC, mouse e tastiera; con una console o l'utilizzo di un joypad è possibile allontanare maggiormente lo schermo fino alla distanza più corretta, mentre nel primo caso la distanza dallo schermo è ravvicinata per via delle periferiche.

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In questo caso l'esperienza è stata davvero ottima. La leggera curvatura e la distanza ravvicinata, dopo aver regolato l'illuminazione in maniera tale da non affaticare subito gli occhi, offrono un'immersione nell'esperienza videoludica molto appagante. Non è una soluzione per giochi competitivi, ma in tutti gli altri casi l'esperienza è stata positiva.

Il pannello VA impiegato non è un mostro di velocità, e la frequenza di refresh non va oltre i 60 Hz, ma se appunto non state cercando uno schermo da adottare esclusivamente per il gaming, non rappresenta un grande problema.

Per guardare video

Questa è l'attività forse più semplice da gestire, e uno schermo di tali dimensioni e la curvatura restituiscono un'esperienza di alto livello. La resa cromatica è gestibile attraverso i comandi dell'OSD, ed è configurabile in base ai propri gusti. L'unica accortezza riguarda, ancora una volta, la giusta distanza di visualizzazione, ma in questo caso non dovendo interagire è gestibile a piacimento.

Non abbiamo notato difetti di alcun tipo con differenti fonti video.

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Verdetto

Un monitor da 40" è impegnativo da usare su una scrivania, proprio per le sue dimensioni che rendono praticamente impossibile trovare la corretta distanza di visione. Il pannello VA di questo modello Philips non è velocissimo, se siete dei videogiocatori accaniti probabilmente preferirete un modello più piccolo e con un pannello più veloce, ma se siete giocatori console o non avete necessità da "pro gamer" andrà benissimo.

Se state cercando un monitor con cui fare un po' di tutto, videogiochi, produttività e film compresi, e il desiderio è uno schermo grande, allora tenetelo in considerazione. Certo una TV potrebbe rappresentare una scelta ancora migliore, ma se pensate di usarlo con un PC almeno per la metà del tempo, le prestazioni offerte da questo monitor saranno migliori.

E poi c'è chi necessita di un grande schermo per attività professionali, grafica e progettazione, ad esempio, o qualsiasi altra attività dove serve molto spazio e dimensioni generose. Quindi se siete dei professionisti, o state cercando un grande schermo polivalente, tenetelo in considerazione. In tutti gli altri casi, date un'occhiata a modelli dalla dimensione più contenuta.


Tom's Consiglia

Se stai cercando un monitor un po' più piccolo, il Philips BDM3270QP/00 potrebbe fare al caso tuo.