Pubblicità contestuale anche su applicativi

Registrato il brevetto di una tecnologia software che permette di controllare il pc dell'utente a scopi pubblicitari.

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a cura di Dario D'Elia

Pubblicità contestuale anche su applicativi

"Un word processor potrebbe mostrare un banner sulla parte alta della finestra, come una toolbar, mentre un'altra pubblicità potrebbe essere mostrata in un frame associate all'applicativo. Un editor di foto o film potrebbe supportare campagne video pubblicitarie", si continua a leggere sul brevetto.

Secondo gli esperti il brevetto darebbe l'impressione che il controllo del software sulla pubblicità potrebbe essere superiore a quello attuabile dall'utente. "Un client e-mail potrebbe specificare che le pubblicità dei competitor devono essere escluse dalla ricezione, che debba essere utilizzato univocamente, che non vengano mostrate più di 4 campagna all'ora, che vengano accettate solo campagne testuali o grafiche…", sottolinea il documento. Insomma parrebbe mancare un qualsiasi riferimento alla possibilità di setting attuata dall'utente.

"L'abilità di gestire ed elaborare dati contestuali provenienti da risorse locali piuttosto che dal monitoraggio di un'interazione con un'entità remota, come un server, beneficia sia il consumatore che l'inserzionista profilando al meglio la pubblicità da destinare. L'utente gode della percezione di accedere a campagne di maggiore interesse. L'inserzionista può focalizzare meglio il suo impegno e aumentare le chance di convertire gli accessi in vendite".