Qualcomm, rifiutati i 130 miliardi di dollari di Broadcom

Il consiglio di amministrazione di Qualcomm ha rispedito al mittente l'offerta di acquisizione presentata da Broadcom, ritenendola inferiore rispetto al valore effettivo dell'azienda. La partita però non è chiusa.

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a cura di Saverio Alloggio

Qualcomm ha rifiutato l'offerta di acquisizione di Broadcom, pari a 130 miliardi di dollari. Ad annunciarlo è stato il consiglio di amministrazione dell'azienda di San Diego, secondo cui questa cifra sottostimerebbe l'effettivo valore della società. La partita però è tutt'altro che chiusa, con la trattativa che potrebbe riprendere quota già nelle prossime settimane.

Procediamo con ordine. L'offerta di Broadcomm è stata ufficializzata la scorsa settimana: 70 dollari per azione, di cui 60 dollari in denaro e 10 dollari in azioni Broadcom, per un ammontare complessivo dell'operazione di circa 130 miliardi di dollari. 

broadcom e qualcomm

Una proposta che è sembrata fin da subito convincente, rappresentando un premio del 28% sul prezzo di chiusura delle azioni Qualcomm al 2 novembre  (l'ultimo giorno prima che le indiscrezioni sulla trattativa facessero salire il titolo dell'azienda alle stelle), oltre che un valore del 33% maggiore alla media dell'ultimo mese.

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"La nostra offerta è convincente per gli azionisti e le parti interessate di entrambe le aziende. La nostra proposta dà agli azionisti Qualcomm un premio sostanziale e immediato in contanti per le loro azioni, nonché l'opportunità di partecipare al potenziale di crescita dell'azienda combinata", questo quanto dichiarato la scorsa settimana da Hock Tan, presidente e CEO di Broadcom.

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Hock Tan

Di parere opposto il consiglio di amministrazione di Qualcomm, che nella giornata di oggi ha diramato un comunicato nel quale si chiarisce che:

"La cifra offerta sottostima il valore dell'azienda e non fa gli interessi dei nostri azionisti. Siamo disposti a continuare a parlarne con Broadcom, ma a cifre più alte. Qualcomm ha una posizione di leadership nei settori delle tecnologie mobile in costante crescita e il suo valore non può che salire nei prossimi anni". 

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Insomma, la classica partita a scacchi che si innesca quando partono trattative di questa portata. Adesso toccherà a Broadcom fare la prossima mossa, e la sensazione è che l'azienda possa ulteriormente rilanciare, fermo restando come, attorno all'operazione, siano sorti fin da subito i dubbi delle autorità europee, oltre alle azioni di disturbo da parte del fondo Elliot.

Del resto, con l'eventuale unione delle due realtà nascerebbe un vero e proprio colosso leader nelle comunicazioni, con un vasto portfolio di tecnologie e prodotti nell'ambito delle reti mobile e Wi-Fi. Senza dimenticare ovviamente il settore dei microchip, con la nuova entità aziendale che si posizionerebbe alle spalle solo di Samsung e Intel. 

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In tutto questo, Apple recita il ruolo di spettatrice interessata. Le diatribe legali tra Qualcomm e l'azienda di Cupertino sono infatti note a tutti, ed un'eventuale acquisizione da parte di Broadcom potrebbe certamente aiutare a giungere più facilmente ad un accordo.

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Insomma, gli interessi in ballo sono tanti. Del resto, si tratta di un'operazione enorme da un punto di vista economico, tant'è che la stessa Broadcom ha ricevuto il sostegno dei vari Istituti d'affari BofA Merrill Lynch, Citi, Deutsche Bank, JP Morgan e Morgan Stanley. Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.