Assemblaggio e funzionamento

Una Radeon R9 290 con Accelero Xtreme III può offrire un'esperienza diversa rispetto alla scheda video di riferimento. Ecco alcune prove.

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a cura di Tom's Hardware

Assemblaggio e funzionamento

Prima di incamminarvi verso la sostituzione del dissipatore standard, leggete attentamente le istruzioni di assemblaggio!

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Per disinstallare il dissipatore di riferimento e la ventola di AMD, dovete dotarvi di un piccolissimo cacciavite a croce e di un contenitore per riporre le viti. Dopo aver tolto le viti iniziate rimuovendo la copertura del sistema di raffreddamento presente sulla scheda di riferimento. È fatta di plastica ed è collegata al frame del dissipatore da un sacco di piccole viti. Rimuovendo la cover vi troverete davanti il dissipatore di calore, che è assicurato sulla parte posteriore del PCB con una manciata di viti più grandi. Ci sono due viti aggiuntive e anch'esse vanno rimosse. Infine, rimuovete la piastra posteriore a croce, ricordandovi di rimuovere le viti seguendo un modello diagonale per bilanciare il più possibile la pressione sulla scheda.

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Pulite la superficie della GPU con alcol isopropilico e rimuovete qualsiasi residuo di pasta termica per preparare l'assemblaggio. Per evitare corto circuiti, applicate strisce isolanti sopra i componenti in superfice, dato che i dissipatori sul VRM sono più grandi rispetto a quanto necessario.

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Successivamente coprite gli heatsink con un layer sottile e uniforme di adesivo termico e lasciate riposare per un paio di minuti. Premete i dissipatori sopra i package di memoria e la circuiteria di alimentazione, mantenete la pressione costante per un periodo da 5 a 10 secondi e non toccateli dopo questa operazione. Questa è l'ultima volta in cui sarete in grado di fare piccoli aggiustamenti.

Abbiamo scritto in precedenza che potete recuperare i quattro dissipatori di memoria mancanti da un kit. La cosa più importante è che non dovete usare uno dei dissipatori più alti nel package in basso, dato che toccherebbe il frame principale del dissipatore. Una soluzione consiste nell'usare un dissipatore di riserva da un altro kit su una metà del modulo di memoria, coprendo il resto con del nastro. In base alla nostra esperienza, le temperature della memoria non sono arrivate a livelli così alti da richiedere misure tanto straordinarie.

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Completata l'installazione degli heatsink, dovreste avere qualcosa di comparabile all'immagine sotto. Ora dovete dare tempo alla colla di agire: un'ora a temperatura ambiente dovrebbe bastare. Una sessione di riscaldamento con un adesivo termico ancora non fissato è inutile e potrebbe essere pericolosa.

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Quando l'adesivo è ben saldo, collocate il dissipatore sul PCB come descritto dal manuale Arctic. Come regola generale, usate due fori per schede con spaziatura dei fori di 52,5 mm e distanziatori standard di 2,5 mm. Non preoccupatevi se questo non ha senso; è spiegato molto bene nella documentazione inclusa.

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Una volta fatto tutto questo dovreste ritrovarvi con una Radeon R9 290 equipaggiata con un dissipatore aftermarket. Prendete la Radeon e inseritela sulla scheda madre. Poi collegate i fili della ventola usando gli adattatori inclusi da 7 e 12 V, scegliendo l'impostazione che volete in base ai requisiti di raffreddamento.

Una nota sul controllo della ventola

In teoria il dissipatore permette di scegliere tra PWM e tensione fissa - per una velocità costante. Il driver Catalyst di AMD però non funziona più in questo modo. La velocità massima della ventola è ora collegata a una temperatura obiettivo e non ha senso puntare a 50 o 60 °C solo per far girare le ventole più rapidamente. L'Accelero è semplicemente troppo efficace; il meccanismo di controllo del driver fa sì che difficilmente vedrete la soluzione di Arctic raggiungere un duty cycle dal 20% al 25% sotto carico. Girando così lentamente però non c'è abbastanza flusso d'aria per raffreddare i regolatori di tensione adeguatamente. Ne parleremo in modo più approfondito nella prossima pagina.