Radeon R9 390X e GeForce GTX 880: caccia alle specifiche

Due siti diversi affermano di avere informazioni sui piani futuri di AMD e Nvidia. Tante informazioni, dettagli e specifiche, ma non ci si può fidare troppo.

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a cura di Manolo De Agostini

Se da una parte c'è molta incertezza sui piani di AMD e Nvidia nel mondo delle schede video, con voci poco rassicuranti sul processo produttivo a 20 nanometri (qui e qui), dall'altra c'è chi afferma di conoscere importanti dettagli sui prossimi prodotti delle due aziende.

Il sito Wccftech, ad esempio, afferma di essere entrato in possesso delle specifiche delle GPU Pirate Islands, la prossima famiglia di prodotti di AMD. L'autore dell'articolo chiarisce subito che i dati non sono nuovissimi, e quindi potrebbero essere soggetti a cambiamenti, ma ha comunque ritenuto interessante divulgarli per cercare di capire in che direzione vuole andare l'azienda statunitense.

La prima informazione che AMD starebbe lavorando almeno su tre soluzioni chiamate Radeon R9 390X (Bermuda), R9 380X (Fiji) e R9 370X (Treasure Island) tutte prodotte con il processo a 20 nanometri di TSMC. La seconda è che sarebbero tutte compatibili con le DirectX 12, ma è più che scontato dato che in qualche modo lo sarà - non appena debutteranno le nuove librerie - anche le attuali GPU Graphics Core Next.

Poi si passa alle specifiche. La Radeon R9 370X - secondo la vecchia roadmap - dovrebbe arrivare a luglio o agosto, con GPU Treasure Island XTX dotata di 1536 stream processor, 96 unità texture e 48 ROPs. Successivamente nel mese di novembre dovrebbe arrivare la R9 390X, una scheda con chip Bermuda XTX con molti più stream processor (si parla di 4224), 264 unità texture e 96 ROPs.

Infine ecco la Radeon R9 380X, che con la GPU Fiji XTX contraddistinta da 3072 SP, 192 unità texture e 72 ROPs dovrebbe piombare sul mercato nella prima parte del 2015. Il sito afferma che i documenti - seppur vecchi - indicano anche le frequenze. La tabella qui di seguito completa il quadro.

Presunte specifiche delle prossime schede video di AMD
GPU Codename Core Stream Processors Texture Units ROPs Freq. GPU Freq. memoria Bus
 R9 370X Treasure Island Treasure Island XTX 1536 96 48 ~900 MHz ~5 GHz 256Bit
 R9 380X Fiji Fiji XTX 3072 192 72 ~900 MHz ~6 GHz 384Bit
R9 390X Bermuda Bermuda XTX 4224 264 96 ~1000 MHz ~7 GHz 512Bit

Prestando fede alla fonte, si può quindi vedere come AMD sia partita con l'intenzione di usare i 20 nanometri per realizzare una nuova gamma di GPU. Non è tuttavia chiaro se l'azienda abbia cambiato i suoi piani sulla base dei problemi del nuovo processo, monopolizzato negli ordini dai chip mobile e a quanto pare pronto in declinazioni inadatte alla realizzazione di chip complessi come i core grafici di fascia alta.

Non resta che attendere informazioni più concrete. E già che siamo nel campo delle chiacchiere più assolute, per par condicio come dimenticarsi di Nvidia? Il sito ceco Tyden.cz tratteggia quelle che sarebbero le specifiche della futura GeForce GTX 880, attesa per l'estate. La scheda sarebbe basata su un chip GM204 da 7,9 miliardi di transistor, realizzato a 20 nanometri, con 3200 CUDA Core, 200 TMU e 32 ROPs per una potenza con calcoli in virgola mobile a singola precisione di 5,7 TFLOPs.

Si parla anche di frequenze di 900 / 950 MHz per la GPU, un bus a 256 bit e 4 GB di memoria GDDR5 a 7.4 GHz (bandwidth di 238 GB/s). Il TDP si attesterebbe a 230 watt. Il bello è che si tratterebbe di una GPU analoga a GK104, quindi nemmeno la più potente del lotto, ma comunque in grado di superare in prestazioni l'attuale GK110. La GPU in questione, e verosimilmente le altre soluzioni della famiglia Maxwell, potrebbe integrare anche dei core ARM, sulla cui utilità e funzione non ci sono dettagli.

Come vedete, a mesi di distanza dal presunto arrivo dei nuovi prodotti di AMD e Nvidia, c'è chi mette nero su bianco dettagli che spesso e volentieri trapelano solo pochi giorni prima dell'effettivo debutto delle schede. Per questo motivo non bisogna prendere queste informazioni come una verità assoluta. Forse qualche informazione corretta c'è - per la legge dei grandi numeri - ma molte sono sicuramente quelle errate. Tra l'altro rimane sempre aperto il tema della produzione a 20 nanometri: se AMD e Nvidia dovessero passare direttamente dai 28 ai 16 nanometri probabilmente le specifiche subiranno importanti ritocchi.