Ragnar Locker attacca anche Campari, richiesti milioni di dollari

Campari ha subito un importante attacco informatico durante il quale sono stati rubati 2TB di dati.

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a cura di Antonello Buzzi

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Nella giornata di oggi vi abbiamo già parlato dell’attacco del gruppo Ragnar Locker ai danni della software house nipponica Capcom, con la minaccia di diffondere i dati rubati o venderli all’asta nel caso non avesse pagato il riscatto di undici milioni di dollari in BitCoin. A quanto pare, non è stata l’unica. Infatti, come riferito dai colleghi di Bleeping Computer, la nota compagnia di liquori italiana Campari Group è stata colpita da un attacco di Ragnar Locker, durante il quale sarebbero stati rubati 2TB di file non crittografati. In questo caso, la cifra richiesta è di 15.000.000 dollari.

Campari Group è un'azienda italiana di bevande conosciuta per i suoi famosi marchi di liquori, tra cui Campari, Frangelico, SKYY vodka, Epsolon, Wild Turkey e Grand Marnier.

Campari ha pubblicato lunedì scorso un comunicato stampa in cui ha dichiarato di aver subito un attacco informatico durante il fine settimana che ha causato la chiusura dei servizi IT e della rete:

Campari Group informa che, presumibilmente il giorno 1° novembre 2020, è stato oggetto di un attacco malware (virus informatico), che è stato prontamente identificato. Il dipartimento IT del Gruppo, con il supporto di esperti di sicurezza informatica, ha immediatamente intrapreso azioni volte a limitare la diffusione del malware nei dati e sistemi. Pertanto, la società ha attuato una temporanea sospensione dei servizi IT, in quanto alcuni sistemi sono stati isolati al fine di consentirne la sanificazione e il progressivo riavvio in condizioni di sicurezza per un tempestivo ripristino dell'ordinaria operatività. Contestualmente è stata avviata un'indagine sull'attacco, che è tutt'ora in corso. Si ritiene che dalla temporanea sospensione dei sistemi IT non possa derivare alcun significativo impatto sui risultati del Gruppo. Nel frattempo, Campari Group ha prontamente avviato una piena collaborazione con le autorità competenti.

A causa di questo attacco, i siti web di Campari e Campari Group sono attualmente inattivi.

Ragnar Locker ha dichiarato di essere entrato in possesso di file di contabilità, estratti conto bancari, budget e file delle entrate classificati come riservati, documenti fiscali, proprietà intellettuali, informazioni aziendali proprietarie, dati personali di clienti e dipendenti (come passaporti e visti), accordi e contratti aziendali, accordi di non divulgazione e tanto altro ancora.

Stando a quanto riferito da Pancak3 a Bleeping Computer, Ragnar Locker afferma di aver crittografato la maggior parte dei server di Campari Group in 24 paesi e chiedere 15 milioni di dollari per un decryptor. La cifra include anche la promessa di eliminare i dati dai propri server e non pubblicare o condividere i dati, oltre ad un rapporto sulla penetrazione della rete e consigli per migliorare la sicurezza.

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