Raspberry Pi 400 con 8GB di RAM? Possibile grazie a questa modifica DIY

Raspberry Pi 400 con 8GB di RAM? Possibile grazie a questa modifica do it yourself, che non è certo alla portata di tutti!

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a cura di Rodrigo Boschi

Il Raspberry Pi 400 è una piattaforma molto amata da hacker e maker per realizzare una enorme gamma di progetti tra cui un NAS casalingo, un Pokédex, il fulcro di una Smart Home o addirittura un super computer composto da un migliaio di PI, ma in molti hanno identificato nei soli 4GB di RAM forniti di serie dal Pi 400 un limite evidente .

Tra questi c’è l’hacker ed utente Reddit Pi800 che sul suo profilo ci mostra come ha superato questo limite ricorrendo al fai da te.

Pi800, dopo aver osservato attentamente il Pi 400 e il Computer Module 4 ha notato che la circuiteria deputata alla gestione della RAM è praticamente identica su entrambi i modelli e ha deciso di procedere al "trapianto", sperando in una totale compatibilità.

L’operazione, in apparenza semplice, consiste nel prelevare da un Raspberry Computer Module 4 il chip di memoria ram prodotto da Micron 8 GB e installarlo, dopo aver rimosso l’originale memoria Samsung 4GB, sul Pi 400 .

Gli ostacoli da superare sono diversi, in primis non potendo reperire una mascherina per il reballing dei chip a sua disposizione l’utente reddit ha dovuto formare e allineare a mano le sfere di stagno ai 200 pin del chip, dopo di che ha dovuto risolvere un ulteriore problema: le memorie sono di marche diverse ed hanno formati leggermente diversi, un ulteriore ostacolo da superare non potendo contare sui riferimenti presi prima di rimuovere il chip originale al fine di allineare correttamente quello nuovo.

Nonostante questi inconvenienti l’hacker pi800 è riuscito nel suo intento, dopo aver saldato con l’aiuto di una saldatrice ad aria calda il nuovo chip al suo posto, ha potuto avviare il Raspberry utilizzando le build sperimentali a 64 bit del sistema operativo Raspberry Pi OS e verificare con Memtest il corretto funzionamento della RAM.

Tutti i test hanno dato responso positivo, confermando l’effettiva fattibilità di questa interessante modifica che apre interessanti prospettive soprattutto ora che una versione stabile del Rasperry Pi OS a 64 bit è alle porte.