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a cura di Dario D'Elia

L’evoluzione tecnologica corre veloce, più di quanto possa fare la fantasia. Solo alcuni autori di fantascienza sono riusciti a prevedere, con quasi trent’anni di anticipo, la realizzazione di incredibili progetti che avrebbero – e sicuramente hanno – cambiato il nostro rapporto con le “macchine”.

Il termine “virtuale” è ormai abusato, ma osservando il video che ha realizzato la DFusion sul suo ultimo prodotto non si può che riconoscere che siamo di fronte a un passo storico, con le giuste proporzioni paragonabile al piccolo salto che Armstrong fece dalla scaletta del modulo dell’Apollo 11 alla terra lunare.

Durante la presentazione stampa la Total Immersion ha mostrato le potenzialità di DFusion, un’applicazione (e il termine non può che essere riduttivo) che permette in real time l’unione di immagini video con oggetti 3D animati. Praticamente ciò che è stato sempre sognato dai videogiocatori e dalle imprese è finalmente realtà. Grazie ad alcuni sensori, una telecamera, un normale PC, e un proiettore è possibile vivere un’esperienza totalmente immersiva in un ambiente che unisce la realtà e il virtuale.

Normalmente siamo abituati a vedere questo genere di effetti al cinema, ma la differenza fondamentale è che in questo caso si tratta di un’applicazione che un domani potrà essere utilizzata in tutte le case e senza investimenti miliardari, come avviene nelle fasi di post-produzione cinematografica.

In questo momento non sono disponibili molte informazioni, ma è sufficiente riprodurre il filmato della Total Immersion per comprendere quale direzione prenderà l’intrattenimento videoludico, e probabilmente tutti i settori che sfruttano le tecnologie video.