Usabilità

Alienware 15 è un notebook solido, con prestazioni molto buone e un'autonomia da record per una gaming machine. Lo schermo tuttavia non è eccelso.

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a cura di Tom's Hardware

Design

Il design di Alienware resta invariato e perfettamente riconoscibile, con il coperchio in alluminio anodizzato grigio e plastica nera, la coppia di strisce di LED personalizzabili e la testa di alieno che campeggia in bella vista.

Alzando il coperchio si mettono gli occhi sul poggiapolsi rivestito con finiture soft-touch e l'ampia tastiera sovrastata da una seconda testa aliena, che è il pulsante di accensione. L'ampio touchpad retroilluminato dà un tocco di classe.

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Lungo il lato destro del notebook si trovano una porta USB Type C, un connettore USB 3.0, il connettore Gigabit Ethernet e un lettore 3-in-1 per le schede di memoria. Sul lato sinistro invece troviamo altri due connettori USB 3.0, l'aggancio di sicurezza, le prese jack per cuffie e microfono e il pulsante di accensione. Sul pannello retrostante ci sono invece una porta HDMI e quella proprietaria per l'amplificatore di scheda grafica esterno.

Per quanto possa piacere la linea Alienware, resta il fatto che questo è ormai uno dei prodotti più pesanti e ingombranti della sua categoria, con un peso di 3,207 kg e dimensioni di 385,8 x 270,2 x 34 mm. Per raffronto il Razer Blade pesa 1,92 chili e misura 34,5 x 23,6 x 1,77 cm.

Tastiera e touchpad

Se non potete avere una tastiera meccanica, con quella di questo Alienware vi troverete comunque bene. I tasti hanno una corsa di 2,2 millimetri e richiedono una forza di attuazione di 65 grammi, che sono dati fuori dal comune per un notebook. Il risultato è una digitazione elastica molto piacevole anche per lunghe sessioni. Con il test online 10fastfingers.com abbiamo totalizzato 70 parole al minuto, che è molto al di sopra della nostra media di 60 parole al minuto.

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La retroilluminazione è abbastanza intensa da consentire di vedere bene i tasti in una stanza scarsamente illuminata, anche se non è al livello di quella del Razer Blade. Ottima anche la presenza di una fila di tasti macro che si possono usare per assegnare alcune scorciatoie, tra cui quelle per lanciare Google Chrome, Spotify o YouTube.

Il touchpad offre una superficie sensibile che misura 9,6 x 5,3 cm setosa al tatto che consente movimenti rapidi e precisi anche nel tracciare gesture multitouch a due, tre o quattro dita.

Audio

L'accordo fra Alienware e Klipsch continua a dare buoni frutti. La coppia di diffusori installati nella base ha riempito il laboratorio di prova con suoni nitidi anche ad alto volume. Quando abbiamo giocato a The Witcher 3 gli scontri con la spada si sentivano chiaramente, così come le urla quando ho scatenato un incantesimo di fuoco che ha inghiottito i miei nemici in un fruscio di fiamme.

Schermo

Il modello che hanno ricevuto in prova i colleghi statunitensi aveva in dotazione uno schermo opaco da 1920 x 1080 pixel. I colori a prima vista sembravano poco brillanti, per questo se cercate un notebook con uno schermo dai colori brillanti meglio che puntiate direttamente alla versione IGZO Ultra HD da 300 candele, che costa 380 euro in più. Oltre alla risoluzione superiore e alla maggiore luminosità ha inoltre anche la funzione touch.

 

Riproducendo il trailer a 1080p di "The Birth of a Nation" i volti degli afro-americani spesso sembravano cenere, e il sangue fresco sul labbro spaccato sembrava più nero che rosso. La mancanza di nitidezza si nota anche giocando a The Witcher 3: Wild Hunt. I toni rosa e arancio al sorgere del Sole si notavano poco, con il risultato che la scena era gradevole, ma non quello che si definisce "mozzafiato".

Le impressioni sono state confermate dai test. Lo schermo ha riprodotto solo il 60 percento della gamma sRGB, che è ben al di sotto della media della categoria (89 percento). Il Razer Blade in confronto ha raggiunto quota 120 percento.

Confermiamo invece il valore di luminosità dichiarato dal produttore, ossia 222 candele, che comunque è sotto alla media della categoria che è di 248 candele.

Alienware Command Center

Una delle prime cose che abbiamo fatto appena accenso il notebook è stato accedere al Command Center per personalizzare il notebook. Abbiamo creato configurazioni di illuminazione folli con l'utility AlienFX, impostato le macro con il software TactX e impostato un paio di modalità di gioco con AlienAdrenaline.