Usabilità

Alienware ha rinnovato il suo notebook gaming da 17 pollici, che nell'edizione R3 del 2016 ha CPU Skylake, schermo 4K e USB Type-C.

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a cura di Tom's Hardware

Design

Il design dell'Alienware 17 è rimasto per lo più invariato negli ultimi tre anni, e questo è un bene visto che è uno dei più imitati in circolazione. Esternamente ritroviamo infatti il coperchio in metallo lucido e gli inserti luminosi che quando sono di colore rosso sembrano infiammare il prodotto.

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Con il 2016 però l'azienda statunitense ha messo mano agli interni con un rinnovamento completo. Alzando il coperchio si vede infatti il poggiapolsi nero liscio che fa un buon contrasto con il grigio esterno e la parte sopra alla tastiera, dove campeggia l'abituale logo Alienware. Il tutto nella solita struttura solida che pesa 3,78 Kg.

Con dimensioni di 430 x 291,1 x 23,9 - 34,4 mm l'Alienware 17 è comunque più sottile di altri notebook gaming di fascia alta, come per esempio l'MSI GT72 Dominator Pro (42,9 x 29,4 x 4,8 centimetri per un peso di 3,8 chili) e l'Acer Predator 17 (42,4 x 32,2 x 4 centimetri per 4,17 chili).

Tastiera e touchpad

I tasti della tastiera dell'Alienware 17 hanno 2,6 mm di corsa, contro una media della categoria di 1,6 millimetri, e richiedono una forza di attuazione di 65 grammi. In questo modo sia la digitazione di testi sia il gioco sono esperienze molto confortevoli. Detto questo, non sarebbe male se la retroilluminazione fosse un po' più intensa.

Quando ho fatto il test di scrittura sul sito 10fastfingers.com ho totalizzato 74 parole al minuto con cinque errori di battitura, contro una media personale di 75-80 parole al minuto con uno o due errori. Questo perché sono ormai abituato a usare le tastiere a isola e con questa ho dovuto abituarmi.

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Il touchpad ha un'area sensibile spaziosa (9,65 x 7,11 centimetri) che è un piacere da usare,oltre che da vedere, con la retroilluminazione che si attiva quando viene sfiorata. La superficie è liscia e morbida al tatto e risponde prontamente a ogni richiesta. Ho apprezzato la presenza dei pulsanti fisici per i tasti sinistro e destro del mouse, anche se quando li premo sono un po' troppo morbidi.

Connessioni e webcam

Alienware ha fatto un buon uso dell'ampio spazio a disposizione sullo chassis per inserire molte porte di connessione. Troviamo infatti tre porte USB 3.0, l'uscita video HDMI 2.0, un lettore per le schede SD, la presa Ethernet, i jack separati per cuffia e microfono. La new entry del 2016 è la porta USB-C con supporto per Thunderbolt 3. Questo significa che potrete inviare video a più schermi 4K utilizzando una singola porta, oppure trasferire dati da e verso un dispositivo di archiviazione esterno con velocità fino a 40 Gbps.

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La webcam incastonata nella cornice superiore dello schermo ha una risoluzione di 2 megapixel ed è affiancata da un doppio microfono da usare per le chat vocali senza cuffie. Inoltre scatta foto abbastanza decenti, a patto di non essere in un ambiente particolarmente buio. Nel nostro laboratorio di prova la webcam dell'Alienware ha scattato una foto con colori accurati, buona messa a fuoco e molto meno rumore di quanto visto con prodotti concorrenti.

Audio

Uno dei pochi aspetti in cui l'Alienware 17 non brilla è l'audio. Gli altoparlanti Klipsch non hanno mai riprodotto nei test una voce nitida e chiara come avrei voluto, e i passi in Rise of the Tomb Raider suonavano un po' ovattati. Inoltre, quando ho ascoltato "The Veldt" di Deadmau5 il basso mancava di dettaglio e non aveva nemmeno lontanamente lo stesso livello di impatto che ho sentito per esempio con l'MSI GT72 Dominator Pro.

Schermo

Alienware sa equipaggiare i suoi notebook con schermi molto validi. Quello dell'Alienware 17 che abbiamo provato era il modello UHD da 17,3 pollici, che si è rivelato migliore di qualsiasi concorrente nella sua categoria. È nitido, luminoso e con colori ottimi, e nel complesso permette di ammirare i piccoli dettagli, come esempio i particolari sulla pistola in Fallout 4 o i turbini di neve e ghiaccio in Rise of the Tomb Raider.

 

Con una luminosità di 318,6 candele, lo schermo dell'Alienware 17 ha superato quello dell'MSI GT72 Dominator Pro Dragon Edition (288 candele) e dell'Acer Predator 17 (307 candele). Questo schermo conta anche su un'ampia gamma di colori, con un gamut volume del 173,5 percento. Per raffronto l'MSI GT72 Dominator Pro copriva il 114 percento, mentre l'Acer Predator 17 era al 116 percento).

Lo stacco non è così marcato quando si parla di accuratezza del colore: l'Alienware 17 ha totalizzato un Delta-E di 0,83 (più il punteggio è vicino allo zero meglio è), che è meglio di quello del Predator 17 (1,4), ma non abbastanza per battere il GT72 Dominator Pro (0,7).